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Piccola e già sold out, la nano borsetta da 400 euro

02 agosto 2019 | 14.27
LETTURA: 6 minuti

Fenomeno Chiquito bag, la micro bag di Jacquemus diventata in una manciata di stagioni il nuovo tormentone fashion

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

di Federica Mochi

Il nome è tutto un programma: Chiquito. E piccola lo è davvero. Di più: talmente microscopica da stare nel palmo di una mano e lasciare persino spazio per metterci altro. La Chiquito bag - la borsetta toy realizzata da Jacquemus - sembra sfidare i luoghi comuni della moda: bella, sì, ma poco pratica. Eppure da mesi è diventata l'oggetto del desiderio di milioni di donne in tutto il mondo diventando subito sold out nonostante le dimensioni ridotte ai minimi termini. Del resto, basta guardarla da vicino per farsi un'idea: 8,5cm di altezza x 5cm di lunghezza e con un prezzo che varia da 215 a 620 euro.

Un'assurdità? Non esattamente. La micro borsetta - che farebbe impallidire la mitica borsa di Mary Poppins - è un'invenzione 'surrealista' di Simon Porte Jacquemus, golden boy del fashion parigino cresciuto a pane e moda nel Sud della Francia. Lo stilista l'ha presentata durante la Paris Fashion Week 2019 sottoforma di invito per gli ospiti della sfilata per poi farla approdare in passerella la stagione seguente, come accessorio cult. Il successo, neanche a dirlo, è stato immediato. Appesa tra le dita delle modelle o calata sul collo, è bastata vederla in pedana per far capitolare star, influencer e modaiole incallite, compresa Chiara Ferragni, che ama usarla a mo' di ciondolo o portarla a tracolla.

Il prezzo varia da 215 euro per il modello micro - le 'Mini Chiquito', appunto - a 405 euro, fino a raggiungere 620 euro per la versione 'Grand Chiquito' (le dimensioni, in questo caso, sono quelle di una classica borsa a mano). Un costo che non sembra frenare gli appetiti degli aficionados della borsetta extra small visto è online è perennemente sold out.

Le premesse affinché diventi un'it bag a regola d'arte, insomma, ci sono tutte, nonostante sui social non manchi l'ironia. Tanti utenti l'hanno paragonata al "trauma emotivo che ognuno si porta dietro ogni giorno", adatta appena a contenere "la propria autostima", e ancora alla borsetta "di Barbie e Polly Pocket" o a un "portapillole di lusso".

Vezzo concettuale più che oggetto pratico, la creazione di Jacquemus non è tuttavia l'unica ad aver fatto parlare di sé. Qualche mese fa Louis Vuitton ha presentato una borsetta pensata per contenere solo il rossetto. Un omaggio, ha spiegato la maison parigina, alle scatolette per il trucco anni '20. Online, ça va sans dire, è andata sold out in pochi minuti. Della serie 'piccolo è meglio'.

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