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Dal tramonto all’alba con Armani

14 novembre 2019 | 21.35
LETTURA: 3 minuti

Re Giorgio celebra Milano con una 24 ore tra arte, design, fashion e gioielleria

Dal tramonto all’alba con Armani

di Federica Mochi
Dal tramonto all'alba con Armani. A Milano è il giorno di Re Giorgio. Lo stilista piacentino sorprende ancora e dedica alla sua città adottiva una giornata ricca di eventi, inaugurata stamani con la prima collezione di alta gioielleria Giorgio Armani e che finirà a notte inoltrata con un party all’Armani Privé. Nel mezzo una mostra, ‘Accenti di stile’, dedicata all’universo degli accessori e la collezione pre-fall 2020-2021, summa di una 24 ore sotto il segno dell’eleganza.

"Mi piace l’idea di superare i miei limiti, di spingermi avanti accogliendo sempre nuove sfide - ha spiegato lo stilista -. Quindi continuo a sperimentare, divertendomi. Ho ancora il coraggio di essere me stesso in un mondo in cui di coraggio ce ne è poco". Moda, arte, design e gioielleria che dialogano, quindi, e che sono uniti da un unico fil rouge: lo stile senza tempo di Armani. "Mi incazzo ancora come alla prima sfilata - ha detto Armani -. L’emozione c’è sempre, come quando trovi una cliente che riesce a capire cosa le stai mettendo addosso".

Inarrestabile, Armani, che dopo oltre 40 anni di carriera riesce sempre a mettersi in gioco. E a sorprendere. Come la mostra all’Armani Silos dedicata a borse e calzature e curata personalmente dallo stilista. Ci sono le ballerine, che re Giorgio, tra i primi, ha abbinato all’abito da sera.

"Ho iniziato a fare gli accessori quando era una cosa che si faceva poco" ha ammesso Armani. E poi le sofisticate slingback e le décolletées. La stringata e il sandalo. E ancora, ecco le borsette scrigno o plissé che si ispirano ai particolari degli abiti, le clutch e le city bag.  Non mancano i bijoux bella retrospettiva. Dalle broches alle fibbie, passando per fermagli e collane, velluti, sete e tulle che si incrociano e si sfiorano lambendo diversi universi: gli orientalismi e l’etnico, il color bloc, l’animalier, il bicromatico, il neoclassico con le sue ciprie e marroni.

Dal Silos la notte di re Giorgio si accende all’Armani Teatro, dove va in scena la pre fall 2020-2021. Tema: il trasformismo. Ci sono i mille volti del velluto per il daywear. I greige e la stampa check, le giacchine avvitate e quelle destrutturate. Chic contemporanea. Abiti tailleur di impronta maschile che acquistano femminilità grazie a piccoli tocchi che li ammorbidiscono. 

L’immagine volitiva della donna Armani in power suit con vaghi echi orientali e suggestioni anni ‘30. Una moderna garçonne che indossa stivaletti con tacco argentato, bolerino e pantaloni lucidi, fluidi e avvolgenti. I rosso lacca cedono il passo a grigi, pantsuit o piccolo abiti neri. Lato accessori tracolline, turbanti e cloche. La sera, a sorpresa, si fa preziosa con bagliori e riflessi preziosi. 

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