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Sanità: allarme diabete, le istituzioni europee si mobilitano

31 marzo 2014 | 17.54
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Sanità: allarme diabete, le istituzioni europee si mobilitano

Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) - A causa delle complicanze del diabete, ogni giorno in Italia muoiono 73 persone, quasi 27.000 ogni anno. Secondo il Diabetes Atlas 2013 dell’International Diabetes Federation (Idf), si tratta della quarta causa di morte in Europa: per questo, esperti scientifici e rappresentanti delle Istituzioni nazionali e sovranazionali si sono riuniti a Bruxelles per il II European Diabetes Leadership Forum 2014, così da discutere delle strategie politiche da attuare. All'incontro, promosso in collaborazione con l’Associazione danese per il diabete e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk, hanno partecipato fra gli altri il commissario europeo alla Salute Tonio Borg e rappresentanti dei vari ministeri europei della Salute.

Di quanto emerso da questo evento si è discusso oggi a Roma, nella sede italiana del Parlamento europeo, all’incontro 'Una Roadmap per il diabete in Europa e in Italia', organizzato sotto l’egida di Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation, università di Roma Tor Vergata e Diabete Italia, alla presenza, tra gli altri, di Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo.

"Il diabete è una patologia che sta avendo un impatto significativo in termini di costi sociali ed economici in tutta Europa, tanto da indurre il Parlamento europeo ad evidenziare agli Stati membri, attraverso atti formali, la necessità di attivare piani specifici su questa patologia - spiega Paola Pisanti, presidente della Commissione nazionale sul diabete del ministero della Salute - In tal senso la Commissione europea ha avviato in gennaio a Madrid, il programma 'Eu joint action on chronic disease - Chrodis', nel quale l’Italia ricopre il ruolo di coordinatore del gruppo sul diabete". Gli italiani a soffrire di diabete sono circa 3,6 milioni, ma sono circa 1,8 milioni i concittadini a rischio di svilupparla, che cioè soffrono di ridotta tolleranza al glucosio (Igt, impaired glucose tolerance). In Europa, invece, sono 32 milioni i diabetici, 33,5 milioni quelli con Igt. E a morire a causa delle complicanze sono circa 271.000: quasi 750 europei al giorno.

"Il 50% dei diabetici muore a causa di problemi cardiovascolari e il 10-20% per insufficienza renale - ricorda Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia - Le complicanze sono anche le maggiori responsabili del forte impatto che la malattia ha sul sistema sanitario". Sempre secondo i dati Idf, infatti, l’8,3% della spesa sanitaria in Italia viene destinata al diabete: per un costo medio annuo a persona di 2.540 euro, di cui oltre il 50% viene assorbito dai costi di degenza ospedaliera e il 6,3% dai farmaci antidiabete. Ai costi per il trattamento e la cura della malattia, che in Italia ammontano a 7,9 miliardi, si aggiungono quelli legati a riduzione della produttività, giornate di lavoro perse, che si stima siano circa 12,6 miliardi di euro.

L’incontro di Roma è stato anche l’occasione per presentare il programma del VII Italian barometer diabetes forum, che avrà luogo nella sede di rappresentanza dell’università di Roma Tor Vergata di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone, il 10 e l'11 luglio, durante il semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea. L'evento è promosso dall'Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation ed è volto a discutere le linee strategiche a livello nazionale ed europeo nella lotta al diabete.

"A Monte Porzio Catone si confronteranno i diversi protagonisti del sistema sanitario italiano, dal ministero della Salute, all’Agenzia italiana del farmaco, alle società scientifiche - sottolinea Simona Frantoni, presidente Comitato scientifico del Barometer forum - e si affronteranno temi complessi e saldamente interconnessi tra di loro, dalla prevenzione della diabesità, il binomio diabete-obesità, ai modelli gestionali di cura e assistenza per il diabete, alla ricerca". "Il Forum che organizziamo annualmente - aggiunge Renato Lauro, presidente Ibdo Foundation - è utile a identificare le strategie per affrontare la malattia, che siano frutto della collaborazione tra tutte le parti interessate, non solo agli aspetti clinici, ma soprattutto sociali, economici e politici".

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