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Salute: 'happy hour' piace a 14 mln di italiani, Milano capitale

06 maggio 2014 | 18.10
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Salute: 'happy hour' piace a 14 mln di italiani, Milano capitale

Milano, 6 mag. (Adnkronos Salute) - L'aperitivo non passa di moda. Fanno l'happy hour almeno una volta al mese 14 milioni di italiani, per un totale di circa 900 milioni di consumazioni. Il Rapporto 2013 della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) parla di 4,3 milioni di connazionali a settimana che frequentano i luoghi della movida, il 28% dei quali in orario aperitivo. E da un'indagine sui social network, Milano si conferma la capitale italiana dell'happy hour. Dopo avere lanciato una tendenza diventata 'epidemica' negli anni '90, oggi la 'Milano da bere' ci riprova. E nell'era della filosofia salutista, in vista di Expo, inaugura l''Healthy hour': il primo aperitivo anti-obesità, ipocalorico e rigorosamente senz'alcol. Il debutto è per questa sera alle 18, al Living di piazza Sempione, alla presenza del vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani.

Dall'analisi degli hashtag che accompagnano le foto e dai dati geolocalizzati sul posizionamento dell'aperitivo nei social media (Twitter e Instagram), resi noti da un Rapporto Viralbeat per Fipe - spiegano gli organizzatori dell'iniziativa - è possibile stilare una classifica di quelle che sembrano essere le città dell'aperitivo. Milano è appunto al primo posto (30% degli hashtag), seguita da Torino (25%); più distaccate Roma (7%) e Firenze (6%). Il drink più postato è lo spritz, mentre l'appetizer risulta la tipologia di cibo più consumata (45%), seguita dalle voci 'cibo ricercato' (30%) e 'cibo abbondante' (25%).

Se da un lato l'aperitivo si è imposto come rito collettivo, un'occasione di socialità, dall'altra a detta dei promotori dell'Healthy hour "è un potenziale nemico della corretta alimentazione e mette a rischio la salute: ha infatti un apporto calorico maggiore di un pranzo completo. Il rischio è quello di perdere il controllo delle calorie e sbilanciare l'apporto dei principi nutritivi necessari all'organismo. Senza contare che l'alcol è un concentrato di calorie (circa 7,3 per grammo), e assunto in quantità elevate mette a durissima prova il fegato". Considerando poi che all'aperitivo segue spesso una cena, il pericolo di ingrassare esiste. "In Italia il 33,1% della popolazione è in sovrappeso (41% degli uomini e 25,7% delle donne) e il 9,7% è obesa". E "il numero degli obesi tra gli over 18 ha raggiunto, secondo l'Istat, la cifra di 4,7 milioni di persone".

In tempi di crisi, inoltre, l'happy hour diventa anche un'occasione per mangiare e bere a poco prezzo. "Non sono più solo i giovani che lo frequentano - segnalano i promotori dell'aperitivo sano - A causa della crisi economica, gli anziani che riducono quantità e qualità degli acquisti alimentari sono infatti saliti di 12 punti percentuali (Rapporto Istat 2013) e molti si ritrovano costretti a frequentare i locali dei giovani, attratti dal ricco buffet a un costo compreso tra i 6 e i 10 euro". Per Evelina Flachi, specialista in Scienza dell'alimentazione e docente all'università degli Studi di Milano, "sono dati che si fanno sempre più impressionanti e incidono fortemente sulla salute dei nostri anziani, costretti a tagliare persino su voci vitali come quella relativa all'alimentazione. E' assolutamente necessario fare di tutto per tornare a una corretta dieta mediterranea, in grado di prevenire malattie cardiovascolari, diabete, obesità e tumori".

"Dobbiamo adottare misure di prevenzione - afferma Mantovani - soprattutto se pensiamo che l'obesità giovanile si associa a un elevato rischio di gravi malattie quali diabete, ipertensione, ictus e cardiopatie in età adulta. L'implementazione di interventi combinati di prevenzione dell'obesità, dal miglioramento della qualità della dieta alla maggiore attività fisica, consentirebbe di evitare tra 50 e 75 mila morti per malattie croniche ogni anno. Sono convinto che l'inaugurazione dell'aperitivo sano sia un primo passo importante".

"L'idea di portare il tema della salute e del benessere a tavola dentro il rito giovanile, ma non solo, dell'aperitivo - sottolinea Alfredo Zini, vice presidente nazionale Fipe-Confcommercio - è un fatto di cui va dato merito all'assessore alla Salute della Regione Lombardia e agli imprenditori del nostro settore, che sapranno promuovere e valorizzare questa nuova offerta anche in funzione dei modelli culturali e alimentari di cui saranno portatori i visitatori di Expo 2015".

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