Milano, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Quasi 100 mila bambini in Italia vittime di maltrattamenti e abusi, più della metà femmine. E' la stima che emerge da un'indagine condotta da Terre des Hommes e Cismai (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia). Ma resta un cono d'ombra su cui ora gli esperti del settore vogliono puntare i riflettori: le storie che vengono a galla "sono la punta dell'iceberg di un fenomeno sommerso e più profondo. Sappiamo che esiste, ma dobbiamo riuscire a farlo emergere, a quantificarlo. E raggiungeremo l'obiettivo solo quando tutti i professionisti che lavorano in prima linea nel contatto con le famiglie avranno in mano tutti gli strumenti necessari". Per far diventare una 'missione possibile' quella descritta da Claudio Sileo, direttore sociale dell'Asl di Milano, la metropoli lombarda lancia il primo vademecum dedicato ai medici di famiglia e ai pediatri, per orientarli nella gestione di casi (o di sospetti) di maltrattamento a danno di bambine e bambini.
Il nuovo strumento presentato oggi, promosso da Terre des Hommes, Svsed (Soccorso violenza sessuale e domestica) dell'ospedale Mangiagalli di Milano e Ordine dei medici del capoluogo lombardo, riunisce in poche pagine informazioni sui vari tipi di abusi, spiega come e quando fare la segnalazione e a chi rivolgersi. Sarà distribuito nelle strutture sanitarie della città ed è disponibile anche online sul sito di Terre des Hommes. Ma la metropoli, dove oggi è attiva una rete di servizi impegnati a intercettare le situazioni di maltrattamento e abuso sui più piccoli, punterà anche sulla formazione agli operatori della sanità. L'Ordine dei medici e l'Asl stanno definendo per quest'anno, in collaborazione con terre des Hommes e Svsed, iniziative su questo fronte.
Il primo appuntamento sarà il 17 maggio alla Casa dei diritti di Milano. Ma anche l'università Statale scende in campo e, con il rettore Gianluca Vago, annuncia: "Per il prossimo anno accademico è in cantiere un corso di perfezionamento dedicato. Vogliamo aumentare la capacità diagnostica e la cultura in generale su questi temi". Un corso per rispondere a un bisogno preciso sollevato da medici di famiglia e pediatri ed emerso anche da un'indagine secondo cui l'89% dei camici bianchi sente la necessità di un training sul tema dei maltrattamenti. "Molti medici - segnala Lucia Romeo, responsabile pediatra del servizio Svsed del Policlinico milanese - hanno delle incertezze su come e dove segnalare i casi sospetti".
Ci sono diversi fattori "da superare con la formazione - continua Vago - dalla diffidenza della classe medica verso la segnalazione e la denuncia, alla difficoltà vera nel riconoscimento e nella diagnosi. Vorremmo che i nostri studenti imparassero a conoscere quello che accasde fuori dall'ospedale, vorremmo fare qualcosa di più". Così la Statale lancerà "il primo corso di perfezionamento, mai realizzato fino ad oggi - spiega Federica Giannotta, responsabile Advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes - perché si propone di entrare in tutte le discipline di medicina in modo trasversale e parlare di maltrattamento con l'aiuto del dermatologo, dello psicologo, del pediatra, del ginecologo, in modo tale che i medici neo formati abbiano una preparazione molto mirata".
Gli esperti segnalano che sul fenomeno del maltrattamento sui bimbi "non esiste ancora un database nazionale su casi presi in carico nonostante da oltre 10 anni il Comitato Onu per la Convenzione dei diritti dell'infanzia chieda al nostro Paese di dotarsi di un efficace sistema di raccolta dati per conoscere e contrastare il maltrattamento a danno di bambini". Il maltrattamento, ricorda Giannotta, causa anche una spesa rilevante per la società, generando interventi di protezione o cura delle vittime che si traducono in costi diretti per il bilancio pubblico. "Un costo stimato in circa 13 miliardi di euro l'anno (lo 0,84% del Pil), secondo uno studio condotto dall'università Bocconi. E i soli nuovi casi costano 910 milioni di euro ogni anno".
Il vademecum è stato realizzato nell'ambito della Campagna 'indifesa' di Terre des Hommes, volta a garantire una maggiore protezione alle bambine, che anche in Italia risultano essere più esposte. L'iniziativa ha il patrocinio del Comune di Milano, della Società italiana di pediatria e della Società italiana delle cure primarie pediatriche. Sulla lotta ai maltrattamenti "ci mettiamo tutti la faccia, la responsabilità è corale - sottolinea Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche sociali e cultura della salute - Milano deve muoversi insieme per i diritti dei ragazzi. Mi fa paura una città in cui i bimbi che giocavano a palla fuori fino a qualche anno fa sono spariti dalle strade. Dobbiamo rimetterli davanti ai nostri occhi".
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