Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Un nuovo studio ha preso in esame un gruppo di maratoneti e i loro coniugi, non amanti della corsa, stabilendo che anche la salute dei partner può giovarsi dei benefici che possono arrivare dall'attività fisica dei partner 'runner'. Una buona notizia in vista dell'arrivo delle primavera e a pochi giorni dalla Maratona di Roma. La ricerca, condotta dall'University of Hartford (Usa), è stata pubblicata sul 'British Medical Journal'. "La cosa sorprendente osservata nello studio - spiega Beth Taylor, autrice della ricerca, al 'New York Times' - è che i benefici cardiaci derivati da un serio allenamento per la maratona possono essere trasferibili ai coniugi dei corridori che sono risultati 'abbastanza' in salute, con buoni profili per il rischio cardiaco". Dunque, secondo il ricercatore "se si vuole migliorare la salute del cuore, ma non piace la corsa, si può sempre sposare un maratoneta".
Ma non è tutto. "I dati - aggiunge Taylor - ci suggeriscono che, se ci si sta allenando per una maratona, o comunque si sta intensificando la preparazione per una gara di resistenza, probabilmente anche il cuore dell'atleta ha un vantaggio in benessere. Ma si deve essere consapevoli che questo tipo di allenamento non cancellerà del tutto le abitudini poco sane accumulate in passato, o una storia familiare particolarmente accidentata. Quindi - precisa - occorre sempre monitorare eventuali sintomi come la mancanza di respiro. Una sirena d'allarme di eventuali problemi cardiaci".
La ricerca ha preso in esame 42 corridori dai 33 ai 59 anni, insieme ai loro coniugi o partner. La metà dei runner erano donne. I partner in media effettuavano meno di due sessioni di esercizio moderato a settimana. Ma dalla ricerca è emerso che erano soliti camminare frequentemente, fare giardinaggio o dedicare del tempo ad altre tipologie di attività fisica non agonistica.
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