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Nel centenario della Grande Guerra omaggio al luogo dove avvennero le prime sepolture

27 aprile 2015 | 19.09
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Dal Cimitero degli Eroi di Aquileia venne traslato all’Altare della Patria a Roma il corpo del Milite Ignoto. Ancora nella sua forma originale, è immerso tra maestosi resti di epoca romana e Alto Medievale

Nel centenario della Grande Guerra omaggio al luogo dove avvennero le prime sepolture

Da qui partì nel 1921 la salma del Milite Ignoto per la sua destinazione finale: l'Altare della Patria a Roma. Qui si trovano le tombe del comandante dei Lupi di Toscana Giovanni Randaccio e del Generale Alessandro Ricordi ma anche l'arcosolio, un sarcofago inserito in una nicchia ai piedi del quale c’è la lapide della madre che, in rappresentanza di tutte le mamme dei soldati, scelse il corpo sconosciuto di un soldato italiano da trasferire nella Capitale. A fianco della Basilica di S. Maria Assunta, il Cimitero degli Eroi di Aquileia (www.itinerarigrandeguerra.it) mantiene ancora oggi la sua forma originale, cioè da quando cominciarono le prime sepolture nel 1915, messe in ordine grazie all'opera di Don Celso Costantini, allora prete in questo avamposto del fronte carsico. Ogni tomba è caratterizzata dalla presenza di una croce in ferro e ornate da un intreccio di lauro e quercia. questo camposanto della Grande Guerra, immerso tra i maestosi resti di epoca romana ed alto medievale. Sono visibili "Il Sacrificio" di Edmondo Furlan (1921), una scultura in marmo che raffigura Gesù Cristo in croce mentre conforta due fanti morenti ai suoi piedi e "L´Angelo della carità" di Ettore Ximenes (1917).

(Adnkronos/Travelnews24.it)

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