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Dormire nel ghiaccio? In Svezia l'hotel per una 'notte da brividi'

04 gennaio 2020 | 14.54
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Una delle suite dell'Ice Hotel di Jukkasjarvi, in Lapponia
Una delle suite dell'Ice Hotel di Jukkasjarvi, in Lapponia

di Ilaria Floris

Chi ha detto che dormire al freddo e al gelo sia necessariamente un'esperienza traumatica? In Lapponia c'è chi sceglie volontariamente di farlo, ed assicura che la prova sia di quelle che ti 'temprano'. Succede all'Ice Hotel di Jukkasjärvi, a 14 km ad est di Kiruna, nel cuore della Lapponia svedese. Siamo nel circolo polare artico e il primo hotel interamente di ghiaccio del mondo, ed anche il più grande, lavora ininterrottamente da dicembre ad aprile accogliendo circa 50mila ospiti all'anno.

Può sembrare assurdo scegliere di dormire nel ghiaccio quando fuori -soprattutto nel periodo della 'polar night' che va da dicembre a gennaio- si sfiorano spesso i -25 gradi, eppure non lo è. All'interno della struttura, infatti, la temperatura è costantemente tra i -3 e i -8 gradi, e agli ospiti vengono forniti pelli di renna e sacchi a pelo, che sono gli stessi in dotazione all'esercito svedese. Data l'impossibilità tecnica di realizzarle all'interno del ghiaccio, nell'albergo non vi sono servizi igienici, ma è stata pensata una struttura attigua in cui si può usufruire di bagni, docce e della tradizionale sauna tipica del nord Europa.

Ovviamente, per gli stessi motivi all'interno dell'albergo non c'è elettricità: inutile dunque aspettarsi il comfort di una presa qualsiasi per ricaricare il cellulare, o un abat-jour vicino al proprio giaciglio. All'interno delle suites, circa una sessantina per un massimo di 100 ospiti a notte, campeggiano le sculture di alcuni dei più importanti artisti del ghiaccio del mondo, che fanno vivere ai visitatori, tra elfi, renne, fate e sirene, la magia delle fiabe nordiche.

Ad aprile, l'Ice Hotel viene quasi interamente smantellato in attesa dell'inverno successivo. Per la sua ricostruzione occorrono almeno otto settimane, più alcune settimane prima e dopo la messa in piedi della struttura. Sono necessarie almeno 1000 tonnellate di ghiaccio, gran parte delle quali provengono dal vicino fiume Torne.

Punta di diamante dell'albergo è l'Ice Bar, l'originale bar interamente di ghiaccio (dalle pareti al bancone, dalle poltrone fino ai bicchieri) imitato e riprodotto in tutto il mondo (ce n'è uno anche a Roma, l'Ice Club, nel quartiere Monti). Qui gli ospiti, seduti su poltrone di ghiaccio ricoperte da pelli di renna, possono scaldarsi con lo 'spirito' alcolico di una Absolut vodka, la celebre vodka svedese, o di uno champagne, per brindare ad una fine d'anno decisamente fuori dagli schemi.

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