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Maggino (Benessere Italia): "Avviata revisione strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile"

25 novembre 2020 | 15.45
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Filomena Maggino, presidente della Cabina di regia Benessere Italia
Filomena Maggino, presidente della Cabina di regia Benessere Italia

"Il concetto principale da cui partire per ragionare sulla sostenibilità e sul futuro delle nostre città è quello di resilienza. Per essere resilienti bisogna capire quali sono le fragilità, solo così riusciremo ad intervenire per consentire a tutto il paese di essere pronto ad eventi non sempre prevedibili". Così Filomena Maggino, presidente della Cabina di regia Benessere Italia, in occasione del Sustainability day Acea 2020. "In fondo - ha aggiunto - l’epidemia che abbiamo vissuto e che è stata particolarmente aggressiva, si è trasformata in emergenza sanitaria perché eravamo fragili su diverse questioni".

"Se vogliamo comprendere realmente questa lezione dobbiamo ridurre le fragilità - ha proseguito - e questo è lo spirito che sta guidando la cabina di regia Benessere Italia ed in particolare l’attività, avviata proprio in queste ore, di revisione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Questa strategia disegna una visione del futuro e di sviluppo del nostro paese ed è incentrata sullo strumento della sostenibilità per raggiungere il vero obiettivo: il benessere del nostro paese. La delibera del Cipe del 2017 prevede un ruolo di coordinamento e di gestione da parte della Presidenza del Consiglio nella definizione della strategia. Fin dal primo momento il Presidente Conte, proprio per rispondere a questa delibera, ha inteso riportare presso la Presidenza del Consiglio questa revisione della strategia. Un processo che è stato avviato dal Ministero dell’Ambiente ed è stato organizzato in maniera eccellente".

La presidente si è poi concentrata sulla centralità del territorio, ritenuto strategico: "Vorrei richiamare il tema del territorio poiché non vedo dualismo tra persona e territorio, l’epidemia ce lo ha fatto capire. Se i territori sono sani e non sono inquinati, anche gli individui sono meno fragili. Le persone fanno parte del territorio, fanno parte dell’ambiente, sono natura esse stesse. Quindi se riusciamo a rendere meno fragile l’ecosistema riusciremo ad essere più resilienti nel futuro. Rispetto a questa prospettiva stiamo intraprendendo alcune iniziative, cito ad esempio quella del coordinamento degli accordi quadro che stiamo realizzando con i sindaci. Ne abbiamo già firmati alcuni con i sindaci di comuni piccoli delle aree interne che hanno più difficoltà a coordinarsi fra di loro e ad avere un coordinamento con il centro”.

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