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Rio 2016: Malagò a medagliati Fiamme Gialle, grazie per vostro contributo

14 settembre 2016 | 15.36
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Gli atleti delle Fiamme Gialle con Giovanni Malago'
Gli atleti delle Fiamme Gialle con Giovanni Malago'

Quarantasei atleti delle Fiamme Gialle hanno partecipato ai Giochi di Rio, sei di loro sono andati a medaglia: Daniele Garozzo oro nel fioretto maschile, Niccolò Campriani, sul gradino più alto del podio nella carabina 10 metri e nella carabina 3 posizioni, Tania Cagnotto, argento nei tuffi sincro 3 metri e bronzo dal trampolino 3 metri, e i canottieri Domenico Montrone, Giuseppe Vicino, Matteo Lodo bronzo nel quattro senza. E' il bilancio finale ai Giochi olimpici degli atleti delle Fiamme Gialle festeggiati oggi dal Comandante generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata, Giorgio Toschi, e dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, presso il salone d’onore Caserma ‘Gen.B. Sante Laria’ di Roma.

"Vi devo fare i miei complimenti, i risultati raggiunti sono stati molto importanti. Siete stati bravi, abbiamo fatto un bel percorso assieme", ha esordito il numero uno del Coni, Giovanni Malagò. "Già oggi stiamo pianificando l’attività per gli anni a venire, stiamo pianificando il discorso per Tokyo, tra un anno e mezzo poi ci saranno i Giochi invernali. A Rio abbiamo vinto 28 medaglie, come a Londra, quando in partenza le previsioni ce ne davano 15-20. Siamo molto contenti, potevamo uscire con le ossa rotte, però fin dal primo giorno ho detto che questo Coni non si può giudicare per le medaglie vinte ma per le tante iniziative che stiamo portando avanti".

"Abbiamo abbassato di 3 anni la media dei medagliati, lo abbiamo abbassato soprattutto sulle medaglie d’oro. Questi ragazzi potenzialmente possono vincere anche tra quattro anni, a livello generazionale abbiamo creato un contesto che ci fa ben sperare per il futuro. E’ chiaro che non possiamo sederci, ci sono atleti che stanno vincendo i mondiali cadetti e juniores che possiamo agganciare se non a Tokyo 2020 al 2024. Mi rivolgo a chi non ha vinto una medaglia, prendete esempio da Elia Viviani che ha perso a Londra una medaglia in maniera incredibile, ha aspettato il suo momento e si è levato la soddisfazione di una medaglia d’oro”.

"Mi congratulo con viva soddisfazione per i risultati ottenuti ai Giochi e al contributo apportato al medagliere olimpico italiano -sottolinea il Comandante generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata, Giorgio Toschi-, tali successi sono frutto dello spirito di squadra, di una accurata attività organizzativa, soprattutto, dell’ottimo livello di preparazione psico-fisico raggiunto. Di questo siamo grati a voi, al Comandante del Centro sportivo, generale Giorgio Bartoletti, agli ufficiali e al personale permanente del Gruppo polisportivo ‘Fiamme Gialle’. Una così lusinghiera affermazione dello sport azzurro premia atleti e anche il lavoro del Coni che ha garantito una altissima competitività internazionale".

Rivolgendosi agli atleti il Comandante generale ha aggiunto: “I giovani guardano a voi atleti con ammirazione, le vostre prestazioni appassionano, motivano e spingono all’impegno, per questo avete una grande responsabilità, dovete rappresentare un esempio. La pratica sportiva costituisce un mezzo per sviluppare caratteristiche positive come la motivazione, la capacità di affrontare e superare le difficoltà, la consapevolezza delle proprie possibilità, l’attitudine a collaborare con gli altri per il raggiungimento del miglior risultato possibile”.

“Nello sport come nelle diverse attività della operative che ogni giorno i finanzieri svolgono al servizio dei cittadini con grande senso di responsabilità e senza clamori, lo spirito di squadra, la coesione, la condivisione dei valori di riferimento, rappresentano fattori essenziali per il raggiungimento degli obiettivi assegnati”, conclude il Comandante generale delle Fiamme Gialle che assieme a Malagò ha consegnato un encomio ai medagliati.

"E’ stata l’olimpiade più bella, ci ho messo un po’ a prendere la medaglia ma ne è valsa la pena –ha sottolineato Tania Cagnotto salendo sul palco-. Non avrei mai pensato di arrivare a casa con due medaglie. Quella del sincro è stata la più sofferta, ci tenevamo tantissimo sia io che Francesca Dallapé. I 3 metri li ho vissuti con una altro spirito, ero rilassata, me la sono goduta. Il mio è uno sport non noioso, ogni allenamento scopri cose nuove, dopo 15 anni ho imparato ancora tante cose, è divertente, alle volte frustrante perché ti giochi tutto in 2 secondi, ma alle volte ti cambia la vita”.

E’ stata poi la volta di Niccolò Campriani, il fiorentino è tornato da Rio con due allori olimpici: “Ora posso dire che ne è valsa la pena, era una sfida veramente nuova. Come movimento ci meritiamo queste medaglie, le Fiamme Gialle sono una grande famiglia”. Accanto a lui l’oro nel fioretto maschile, Daniele Garozzo: “Ho ricominciato ieri la preparazione con la stessa voglia di vincere che avevo a luglio. Ho 24 anni e spero di avere una carriera lunga”.

Infine i tre canottieri delle Fiamme Gialle che hanno vinto il bronzo nel quattro senza. “E’ un percorso lungo, nel 2008 e nel 2012 non sono riuscito a qualificarmi –spiega Montrone-. La prima sensazione dopo la gara non è stata di appagamento ma uno sprint, una voglia di continuare: se questo è il risultato i sacrifici che faccio sono la strada giusta per ottenere queste soddisfazioni”. “Appena 2-3 anni fa ero seduto dove sono oggi i ragazzi delle giovanili –aggiunge Lodo-. Le Fiamme gialle sono la mia casa, la mia famiglia, gli devo tutto”. Infine Giuseppe Vicino: “Aiuto la famiglia a sostenersi e questa medaglia mi servirà per dargli una mano fino in fondo”.

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