cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 00:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rugby: Malagò, anche Sei Nazioni può dare contributo per Olimpiadi 2024

27 gennaio 2015 | 12.14
LETTURA: 3 minuti

L'avventura della Nazionale comincia il 7 febbraio con la gara casalinga contro l'Irlanda. Il match, dice Malagò, consentirà di alzare il sipario su "7 mesi di appuntamenti" che andranno in scena nell'area del Foro Italico. "E' legittimo sognare 3 vittorie", aggiunge Alfredo Gavazzi , presidente della Federugby

Giovanni Malago', presidente del Coni, con la nazionale italiana di rugby
Giovanni Malago', presidente del Coni, con la nazionale italiana di rugby

"Siamo candidati per le Olimpiadi 2024, ci sono tanti modi per vincere questa competizione e per perderla. Come alleato migliore abbiamo l'Italia e Roma, come nemico l'Italia e Roma. Tra le qualità, abbiamo la capacità di essere eccellenti organizzatori di manifestazioni sportive. Se vinceremo nel 2017, vinceremo anche grazie al contributo del 6 Nazioni di rugby e alla Nazionale". Giovanni Malagò, presidente del Coni, apre così la presentazione del Sei Nazioni di rugby.

L'avventura della Nazionale comincia il 7 febbraio con la gara casalinga contro l'Irlanda. Il match, dice Malagò, consentirà di alzare il sipario su "7 mesi di appuntamenti" che andranno in scena nell'area del Foro Italico. "Questo è il luogo giusto per presentare il Sei Nazioni. Questo posto, non solo nel mondo del rugby, è considerato il tempio dello sport mondiale. Qui c'è la storia dello sport, qui si sono svolte le Olimpiadi del 1960. Qui si giocava solo a calcio, ogni tanto c'era una gara di nuoto e poi c'era il torneo di tennis", dice il numero 1 dello sport italiano. "Dopo il rugby, ci saranno gli Internazionali Bnl d'Italia, il Golden Gala di atletica, il 7 Colli di nuoto, poi la pallavolo. E allo Stadio dei Marmi arriveranno per la prima volta gli sport equestri".

"E' legittimo sognare 3 vittorie", aggiunge Alfredo Gavazzi, presidente della Federugby, che spera che la Nazionale del ct Jacques Brunel possa essere "la sorpresa" nel Sei Nazioni che si apre il 7 febbraio con la sfida casalinga contro l'Irlanda. "La nostra Nazionale è quasi al completo, qualche segnale positivo è arrivato dai test match dello scorso autunno. Quest'edizione del torneo è particolarmente importante perché fa da apripista in vista dei Mondiali di settembre", dice Gavazzi, al Salone d'onore del Coni, nella giornata dedicata alla presentazione del torneo.

Più cauto il ct azzurro. "In questo momento, non possiamo dire che l'Italia può vincere il Sei Nazioni. Magari, dopo una o due partite... Chissà...", ha detto Jacques Brunel, ct dell'Italrugby, a 10 giorni dall'esordio azzurro nel Sei Nazioni. L'Italia comincerà l'avventura ospitando l'Irlanda all'Olimpico. "Quando sono arrivato qui, ho detto che nel giro di 3-4 anni mi sarebbe piaciuto poter dire a gennaio, prima del torneo, 'Chissà se l'Italia può vincere'. In questo momento, non posso dirlo".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza