E' un attacco ''atroce e codardo'' quello compiuto dai Talebani contro la scuola pubblica dell'esercito a Peshawar. Così l'attivista pakistana e premio Nobel per la pace Malala Yousafzai ha condannato l'assalto sferrato dai miliziani e costato al vita a circa 130 persone.
''Ho il cuore infranto davanti a questo atto di terrore senza senso e a sangue freddo che si sta svolgendo sotto i nostri occhi a Peshawar'', ha detto l'attivista. Anche lei, nell'ottobre del 2012, ha rischiato di morire proprio per mano dei Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp), gli stessi che oggi hanno rivendicato l'attentato alla scuola.
''I bambini innocenti nella loro scuola non hanno nulla a che vedere con un orrore come questo'', ha scritto Malala in un comunicato. ''Condanno questi atti atroci e codardi e sono dalla parte del governo e delle forze armate del Pakistan i cui sforzi per affrontare questo orribile evento sono encomiabili'', ha aggiunto.
''Io, insieme ad altre milioni di persone nel mondo, piango questi bambini, miei fratelli e mie sorelle. Ma noi non saremo mai sconfitti'', ha concluso. Proprio ieri Malala scriveva sulla sua pagina di Facebook: ''i Talebani possono prendere le nostre penne e i nostri libri, ma non potranno impedire alle nostre menti di pensare''.