(Aki) - I movimenti ribelli dell'Azawad, ossia il nord del Mali, hanno siglato un accordo ad Algeri che stabilisce le questioni di sicurezza, economiche e culturali rimaste in sospeso con il governo di Bamako e che fungera' da piattaforma per trattative di pace tra le parti. L'accordo, come spiega il quotidiano algerino 'El Khabar', e' stato firmato dai rappresentanti del Movimento arabo dell'Azawad, del Movimento nazionale per l'Azawad e dall'Alto consiglio per l'unita' dell'Azawad in presenza del ministro degli Esteri algerino, Ramtane Lamamra.
Le consultazioni, durate quattro giorni, "sono state fruttuose", ha dichiarato il segretario generale del Movimento arabo dell'Azawad, Bilal Ould Sharif. "Riteniamo di aver fatto un passo avanti verso il raggiungimento di una soluzione negoziata con il governo di Bamako, affinche' la popolazione dell'Azawad e i maliani vivano in un contesto di pace vera che garantisca i diritti e la stabilita' del Paese", ha aggiunto Sharif. I gruppi autonomisti sono "pronti a nominare dei rappresentanti per trattare con il governo maliano in un paese neutrale che potrebbe essere l'Algeria, ma l'importante e' che i negoziati non si svolgano in Mali".
L'Algeria aveva gia' mediato degli accordi di pace tra Bamako e gruppi separatisti tuareg nel 2006 e nel 2009, mentre la guerra scoppiata a gennaio 2012 si e' conclusa con la sigla degli accordi di Ouagadougou a giugno del 2013. Tuttavia, le ostilita' tra le parti sono nuovamente scoppiate a meta' maggio in occasione della visita del premier maliano, Moussa Mara, nella citta' settentrionale di Kidal, quando esercito e movimenti ribelli si sono nuovamente scontrati lasciando sul campo un pesante bilancio di morti e feriti. Nei giorni successivi il cessate-il-fuoco e' stato rotto piu' volte tra le reciproche accuse degli uni e degli altri di aver aperto il fuoco per primi. Alcuni giorni fa, le parti in conflitto hanno infine accettato una tregua.
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