"Noi abbiamo fatto un colonialismo criminale in Africa, che razza di politica estera facciamo per riparare alle nostre malefatte? Apriamo gli occhi"
"Abbiamo a che fare con una situazione esplosiva, rischiamo di avere un nuovo Stato islamico a quattro passi da noi nel silenzio totale". Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano che conosce bene la complessità della realtà africana, interpellato dall’Adnkronos sul sequestro in Mali di tre italiani - marito e moglie Testimoni di Geova col figlio - lancia un accorato appello ad aprire gli occhi e ad abbattere quel muro di silenzio che c’è sull’Africa.
"La copertura dell’Africa a livello mediatico - osserva il missionario - è a dir poco provinciale, in realtà non esiste. Quello che è avvenuto in Mali col rapimento di queste persone ci fa capire che il Mali sta andando in mano ai jihadisti. La mia paura è che rischiamo di avere un nuovo Stato islamico a quattro passi da noi: cioè nella zona Saheliana che include Mali, Niger. Lì la situazione è esplosiva".
Padre Zanotelli ricorda che "noi italiani poi abbiamo i nostri soldati lì. L'Italia non so perché si sia incaponita a mandare soldati". Dice il missionario comboniano: "Noi abbiamo fatto un colonialismo criminale in Africa, che razza di politica estera facciamo per riparare alle nostre malefatte? Apriamo gli occhi. Ora poi, con la guerra, sarà veramente fame. Buona parte del frumento veniva da Russia e Ucraina. C’è il rischio di rivolte sociali. Bisogna aprire gli occhi".