"Siamo rimasti chiusi in redazione, 'intrappolati' senza poter uscire per ore. Ore terribili tra le 12.30 e le 15. L'acqua filtrava ed entrava nei nostri studi televisivi ed abbiamo dovuto staccare tutto per evitare guai peggiori". E' quanto racconta all'AdnKronos il giornalista Giacomo Cagnes, direttore della testata Futuraproduction che ha sede in uno degli stabili interni al porto di Catania, zona particolarmente colpita dal nubifragio di ieri.
"Nell'attigua zona degli archi della marina - ricorda Cagnes - l'acqua superava gli sportelli delle auto e dalle finestre della redazione vedevamo quanto accadeva. Scene mai viste qui a Catania. Di tale portata mai. Con i tecnici abbiamo avuto davvero molta paura. L'ingresso dello stabile era allagato e all’interno dei nostri studi l'acqua ci arrivava ai piedi".
"Sono nativo di Genova - sottolinea infine il giornalista - e di alluvioni mio malgrado ne ho 'vissute' ma mai - conclude - ho temuto così tanto per la mia incolumità".