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Calcio: Mancini, all'Olimpico mi aspetto sfida a viso aperto

09 maggio 2015 | 14.48
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Il tecnico nerazzurro: "L'Inter farà di tutto per centrare il traguardo. La multa dell'Uefa, non cambia i nostri obiettivi di mercato"

Roberto Mancini (Infophoto) - AFP
Roberto Mancini (Infophoto) - AFP

"Faremo di tutto per arrivare in Europa League, siamo tante squadre e mancano ancora 12 punti. Faremo l'impossibile poi l'Inter resta comunque un grande club e l'anno prossimo dovrà lottare per il vertice. La squadra è migliorata molto, sono positivo per queste partite che rimangono". Nerazzurri a testa bassa a caccia dei punti che servono per arrivare alla qualificazione alle coppe europee, a ribadire la rotta è l'allenatore Roberto Mancini concentrato in vista della delicata trasferta di domani all'Olimpico contro la Lazio a sua volta impegnata nel derby con la Roma per il secondo posto che vale l'accesso diretto alla prossima Champions.

"Lazio e Roma stanno facendo un grandissimo campionato, è un dispiacere che non vadano in Champions in 4, sarà una bella lotta fino alla fine. Anche se non ci giocassimo niente quella di Roma resterebbe una partita bella e importante, ci giochiamo il quinto posto e Lazio il secondo -prosegue il tecnico marchigiano-, sarà una partita aperta con tante occasioni, entrambe le squadre hanno grandi ambizioni".

Al termine della stagione sarà importante fare un mercato di livello per far tornare grande l'Internazionale. "Arrivano momenti in cui devi sparigliare il tavolo, l'Inter deve avere una squadra forte per lottare in campionato e arrivare in Champions e per lottare ad alti livelli come è successo fino a tre anni fa", sottolinea Mancini. Sulla multa da 6 milioni, più 14 di condizionale, con la lista Uefa bloccata a 21 giocatori per la prossima stagione di coppe, Mancini chiarisce: "L'Uefa ha capito che l'Inter vuol fare le cose nel modo giusto, ci vuole un po' più di tempo ma non cambierà molto i nostri obiettivi sul mercato. Per arrivare a una parità bisogna avere buona squadra che vince e vada in Champions".

Nello sprint finale di campionato Mancini vuole l'intera rosa pronta a dare il massimo. "Tutti possono dare qualcosa, anche chi non gioca dall'inizio può fare la differenza, come è successo con la Roma. Mercato? Non ho parlato con Yaya Touré, al momento è un giocatore del City. Poi quando inizia il mercato tutti vogliono i più bravi, è normale che attorno a lui ci siano molte squadre. Shaqiri? Adesso è rimasto in panchina perché è calato fisicamente e perché Hernanes sta giocando bene. Un giocatore poi deve avere il tempo di ambientarsi, non è una cosa semplice. Shaqiri può dare molto di più, deve tornare ad essere quello dell'inizio, rimane uno dei nostri giocatori più importanti".

Infine un commento sugli ucraini del Dnipro, squadra con un piede in finale di Europa League dopo l'1-1 del San Paolo contro il Napoli, battuta due volte nella fase a gironi dai nerazzurri. "L'Europa League è questa, abbiamo preso la peggior squadra, il Wolfsburg, nel suo miglior momento. Il Dnipro ha preso sorteggi abbastanza facili per arrivare in semifinale, l'Inter aveva le qualità per arrivare in fondo".

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