Se Roberto Mancini fosse stato al posto di Andrea Ranocchia, escluso ieri dall'undici titolare per il derby, ci sarebbe rimasto male, ma avrebbe fatto "di tutto per mettere in difficoltà l'allenatore e fargli pensare di aver sbagliato". Così il tecnico dell'Inter, a Expo per un evento nello spazio Joy of moving di Kinder+sport in occasione del National day della Turchia, risponde a chi gli chiede della 'bocciatura' del difensore interista nella stracittadina di Milano. "Si tende a pensare che sia il tecnico" l'unico a fare le scelte, -spiega Mancini- ma in generale a volte è il giocatore che non mette in condizioni l'allenatore di farlo giocare", dice. "Andrea - sottolinea Mancini - ha preso colpe lo scorso anno che non erano sue, non è stato giusto. Sono sicuro tornerà ad essere un giocatore importante per l'Inter", aggiunge il mister.
Parlando della mattina post-derby, Mancini dice che le sue sensazioni sono come quelle di ieri, "fosse l'ultima giornata di campionato cambierebbe", scherza. In ogni caso, il tecnico spiega che alla squadra "fa piacere essere primi in classifica dopo cinque anni, ma è ancora lunga". Per ora, sottolinea, "siamo felici di aver vinto il derby". Il tecnico dice che la vittoria di ieri sera gli "fa piacere sia per Moratti che per Thohir, che ieri non è potuto venire". Mancini spiega che essere in testa alla classifica dopo tre giornate non cambia il programma del club: "Bisogna essere concentrati, dobbiamo lavorare e serve tempo", aggiunge.
"Quando si cambiano le cose - sottolinea Mancini - magari ci vuole un po' di tempo per metterle insieme. Abbiamo tanti innesti e anche adesso abbiamo bisogno di tempo in più". I nove punti sono "importanti" e danno "tranquillità e sicurezza nei nostri mezzi". In ogni caso, Mancini sa che la squadra non potrà vincere "tutte le partite: dovremo essere pronti anche a questo e continuare a lavorare". Parlando degli avversari, Mancini scherza e dice di non essersi sentito con Sinisa Mihajlovic, attuale allenatore del Milan, anche se si vedono "spesso". Sulla Juventus, ferma a un punto in classifica, spiega che "il calcio è strano: ha subito due sconfitte, ma se non vincerà il campionato, sarà comunque lì", in corsa per la vetta.
