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Mancini e l'idea Pirlo: "Al momento non c'è nulla ma nel calcio mai dire mai"

07 novembre 2015 | 13.08
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Roberto Mancini (Infophoto) - PEGASO NEWSPORT
Roberto Mancini (Infophoto) - PEGASO NEWSPORT

"Non ho mai parlato con Pirlo, potete chiederglielo. Nel calcio può accadere tutto ma al momento non c'è stato niente. Ora è finita l'Mls, io non so se lui vuole riposarsi, se ci sarà questa possibilità di tornare in Italia per cinque mesi magari qualche squadra sarà interessata a un giocatore come Pirlo. E' un campione, non è un giocatore normale, ha qualità, tecnica, capisce il gioco prima degli altri. Magari in futuro cercheremo giocatori con queste caratteristiche". L'allenatore nerazzurro Roberto Mancini torna così sulle voci insistenti di un interessamento dell'Inter nei confronti del centrocampista dei New York City durante la conferenza stampa che anticipa la trasferta di domani contro il Torino.

"Noi non siamo i più forti, non c'è al momento una squadra superiore alle altre ma ci sono formazioni che giocano insieme da più tempo e hanno meno problemi nel mettere assieme giocatori perché si conoscono ed hanno più certezze, sono attrezzate meglio: sono Napoli e Roma -prosegue-. Noi dobbiamo lavorare per migliorare tanti aspetti -prosegue l'allenatore dell'Inter alla vigilia della sfida col Torino-. Tutto può accadere, abbiamo giocatori bravi, riuscire in fretta a migliorare e fare più gol diventa indispensabile. Ecco perché abbiamo bisogno dei gol dei nostri attaccanti, in primis di Icardi, ma anche di Jovetic, Palacio. Questo è fondamentale per una squadra".

Il prossimo scoglio la difficile trasferta con il Torino di Ventura: "Non è mai facile affrontarlo, ha qualità che le altre squadre non hanno. Ventura poi è bravo, furbo, conosce il calcio. Non sarà una partita semplice. Ci sarà da lottare e combattere su ogni palla. Dobbiamo essere aggressivi e non dargli spazio". Tra le note positive di questa squadra c'è la condizione fisica: "Stiamo crescendo ogni partita, abbiamo più resistenza fino alla fine. Quando cambi diversi giocatori, rimetterli insieme richiede tempo, se riusciamo a rimanere in alto finché non troviamo l'assetto giusto può essere un qualcosa di fondamentale".

Tra le certezze che Mancini sembra aver trovato, oltre alla solidità difensiva, il modulo 4-2-3-1. "Ho sempre pensato che ci volessero 10-15 partite per decidere ma potremmo anche esserci. Abbiamo meno incertezze di qualche settimana fa ma ci manca ancora qualcosa. Io all'Inter a lungo anche come dirigente? Bisogna avere una certa età per fare il dirigente, 10-15 anni mi sembrano un po' troppi, in Italia è impossibile. Bisogna pensare a qualcosa a breve termine: far bene quest'anno, il futuro nessuno può conoscerlo".

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