Il tecnico nerazzurro vuole il successo contro gli azeri nell'ultima partita del girone di Europa League, matematicamente vinto dai nerazzurri, già qualificati ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea.
"Domani faremo la nostra partita, e cercheremo di vincerla". A parlare è il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, alla vigilia del match contro gli azeri del Qarabag, ultima partita del girone di Europa League, matematicamente vinto dai nerazzurri, già qualificati ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea. Mancini ha lasciato a casa quasi tutti i titolari ma non snobba l'avversario. "Hanno attaccanti molto forti, non dobbiamo pensare di essere venuti qui solo per fare una visita -sottolinea Mancini in conferenza stampa-. Mi aspetto una partita emozionante, loro hanno la possibilità di qualificarsi e daranno il massimo. Nove difensori convocati? Sì, ma non giocheremo di certo una partita difensiva, veniamo qui per vincere".
L'ex allenatore del Manchester City sottolinea le grandi differenze della sua Inter con quella del 'triplete' del 2010, con Josè Mourinho in panchina. "Ce ne sono tante. La squadra attuale è composta da tanti giovani, sarà difficile essere campioni in questa stagione. Nel 2010 fu più facile vincere la Champions perché quella squadra era piena di campioni. Speriamo di raggiungere certi traguardi nelle prossime stagioni". Infine Mancini torna sulla sconfitta con l'Udinese di domenica scorsa: "Ci siamo trovati ad affrontare due tempi molto diversi, ma non credo si tratti di un problema di tenuta fisica. A fine gara ho parlato coi ragazzi dei loro errori. Non abbiamo fatto una bella partita, stiamo lentamente provando a migliorare la squadra".
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