Nel segno di Nelson Mandela per accelerare i progressi nella lotta alla povertà, alla fame, alla malattia. Un approccio globale, quello scelto dall'ambasciata del Sudafrica in Italia che nella ricorrenza del "Nelson Mandela International Day" ha ospitato nella residenza dell'ambasciatore Nomatemba Tambo, una tavola rotonda sulle "Disparità economiche e sociali".
All'evento, organizzato da "The European House Ambrosetti" con il supporto di Aspen Pharmacare, sono intervenuti, con l'ambasciatore Tambo, Stefano Vella, direttore del Centro per la salute globale dell'Istituto superiore di sanità, Stavros Nicolaou, senior executive di Aspen Pharmacare, Marco Lucchini, Segretario generale della Fondazione Banco alimentare Onlus, Federico Polidoro, direttore delle Statistiche sociali e del censimento dell'Istat, Federico Gelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione dei migranti; Franca Biondelli, sottosegretario al ministero del Lavoro, Vito De Filippo, sottosegretario al ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca.
L'ambasciatore Tambo, erede diretta del lascito di Mandela in quanto figlia di Oliver Tambo, leader del movimento anti-apartheid al fianco del primo Presidente della democrazia sudafricana, ha rivendicato la necessità di un "approccio olistico" contro la povertà che consideri il miglioramento delle infrastrutture sociali per gli indigenti, con particolare riguardo alle condizioni sanitarie. Per Aspen Pharmacare, azienda pionieristica nel settore degli anti-virali generici anti-Aids, il senior executive della multinazionale sudafricana Stavros Nicolaou ha consegnato una donazione di 25mila dollari al Banco alimentare onlus, il cui Segretario generale Marco Lucchini ha illustrato le iniziative concrete, in Sudafrica, come in Italia e nel mondo, volte ad assicurare l'alimentazione a chi versa in stato di bisogno.
Sul fronte più specificamente italiano, significativa la presenza istituzionale con i sottosegretari al Lavoro e al Miur, Franca Biondelli e Vito De Filippo, e con il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione dei migranti, Federico Gelli. Se Biondelli ha messo in evidenza i progressi operati nel corso della legislatura sul fronte dell'assistenza alle famiglie e ai cittadini in difficoltà, Gelli ha citato le problematiche sollevate dal mancato successo del referendum sulla riforma della Costituzione, che prevedeva una parziale ricentralizzazione del Servizio sanitario nazionale, e ricordato che il sistema dell'integrazione dei migranti, malgrado le polemiche a sfondo elettoralistico trova margini di soluzione costruttiva, con l'esempio della Germania, che ha deciso di accogliere sul suo territorio diverse centinaia di migliaia di rifugiati.
In tema di diseguaglianze, il sud è stato al centro dell'intervento del sottosegretario De Filippo, che ha ricordato come una formazione capillare e una buona amministrazione ordinaria, senza soluzioni 'sciamaniche' o 'eroiche', siano la ricetta giusta per chiudere una volta per tutte un dossier che "resta aperto da Cavour a... Gentiloni".
Lo sfondo sociale nazionale, d'altronde' è quello illustrato da Federico Polidoro, che ha approfondito l'analisi dei recenti dati Istat in base ai quali in Italia ci sono quasi 5 milioni di poveri. Da parte sua, Stefano Vella, dell'Istituto superiore di sanità, ha ripercorso le tappe della lunga marcia per la lotta all'Aids, che aveva trovato proprio in Mandela un supporter convinto e capace di mobilitare l'opinione pubblica del suo Paese e nel resto del mondo, culminata con la Conferenza internazionale di Durban del 2000.
