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Mandelli gira film antibullismo

20 aprile 2018 | 15.48
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Francesco Mandelli
Francesco Mandelli

Alla sua prima regia in solitario (aveva cofirmato 'La solita commedia - inferno' del 2015) Francesco Mandelli ha scelto di misurarsi con il tema del bullismo, che afferma di sentire molto: "Domani iniziamo a Torino le riprese di 'Bene ma non benissimo', incentrato appunto sul bullismo, un tema che sento molto - dice Mandelli conversando con l'Adnkronos - Vicende come quelle di questi ultimi giorni mi lasciano attonito, quando andavo a scuola c'era grande rispetto per i professori e in famiglia mi dicevano che le parole dei professori erano vangelo, temo che ora le famiglie non insegnino più che l'autorità degli insegnanti va rispettata". "Però criminalizzare ragazzini di 13, 14, 15 anni non serve, non risolve, bisogna capire da dove arrivano, come nascono i loro comportamenti e intervenire anche sulle cause. Io credo che ogni bullo prima di essere tale sia stato in qualche modo bullizzato", prosegue Mandelli, conduttore televisivo, attore, sceneggiatore, cantante e conduttore radiofonico oltre che regista, noto soprattutto per il personaggio di Ruggero De Ceglie in 'I soliti idioti'.

"Ricordo che quando ero ragazzo e assistevo a prese in giro in modo troppo insistente e cose simili mi dispiaceva, pensavo a come si sarebbero sentiti i genitori di chi le subiva se lo avessero saputo. Anche io da ragazzino sono stato, nel mio piccolo, bullo e bullizzato: sono cresciuto negli anni '80 e '90 nella provincia lombarda, che era molto sana, ma andando in giro in una 'compagnia' sono stato preso in giro da tutti gli altri poi, a mia volta, ho contribuito a prendere in giro altri di noi. Cose piccole però". Meno piccole le cose che Mandelli racconterà il suo prossimo film: "L'idea di girare sul bullismo è dei due sceneggiatori principali, Troiano e Terracciano, io ho aderito e ho partecipato alla scrittura", spiega Mandelli. La protagonista, Candida (Francesca Giordano, 'La mafia uccide solo d’estate - La serie'), è un’adolescente paffutella e orfana di madre, che vive con il padre in un paesino del sud e ama le canzoni del rapper Shade. Costretta a trasferirsi a Torino con il padre, Candida dovrà affrontare la sfida di una nuova vita, l’integrazione in una nuova scuola a metà dell’anno scolastico tanto da diventare lo zimbello dei suoi nuovi compagni; per uscire da questa situazione si alleerà con un'altra 'vittima', Jacopo un ragazzino introverso e bullizzato dalla classe a cui solo lei riesce a strappare un sorriso.

"Proprio il sorriso, il sorridere, ritrovare comunque la leggerezza disinnesca il bullismo. Questa è la via di uscita che indica il film ma non abbiamo la pretesa di insegnare qualcosa, spero che da questo film il pubblico esca commosso ed emozionato, non voglio educare ma sensibilizzare, sia i ragazzi sia i genitori". Il bullismo indirizzato contro gli insegnanti non è fra i temi di 'Bene ma non benissimo' e Mandelli non pensa di inserirlo a lavorazione in corso "perché il film ha il suo equilibrio così e perché un intervento rilevante sull'onda dell'attualità lo abbiamo già fatto: la vittima del bullismo doveva essere un ragazzo ma poi abbiamo deciso di girare il personaggio al femminile, colpiti da quello che è successo all'inizio di aprile, il suicidio di una ragazzina che si è gettata sotto un treno della metropolitana a Torino". Il film è una scommessa importante per Mandelli: "Quando è arrivata l'opportunità di farlo l'ho colta al volo, era esattamente quello che volevo per tirarmi fuori da un personaggio, un ruolo che mi stava soffocando. In Italia quando fai una cosa e va bene poi ti chiedono di rifare sempre la stessa cosa. Io sono cambiato, ho quasi quarant'anni, ho un figlia di tre, non sono più lo stesso 'solito idiota'. Quando diventi padre il punto di vista si sposta, ti interessano cose diverse e finisci per rapportare tutto a tuo figlio: questo film, ad esempio, spero che la mia Giovanna possa vederlo fra qualche anno, quando dovrà gestire il rapporto con i suoi compagni di scuola, che le possa piacere e in qualche modo servire".

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