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Mangialardi (Pd): "mia storia Instagram strumentalizzata, nessuna attinenza con piazzale Loreto"

26 aprile 2022 | 12.08
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Il post pubblicato su Facebook da Salvini
Il post pubblicato su Facebook da Salvini

"Sono basito da quello che è accaduto, per l'atteggiamento che c'è stato e per il riverbero che tutta questa vicenda ha assunto. Chi mi conosce sa benissimo che non c'era alcun tipo di riferimento a piazzale Loreto e la mia storia è stata del tutto decontestualizzata". A ventiquattro ore dalla "bomba" scoppiata nelle Marche per un articolo ribaltato con la foto a testa in giù del leader della Lega Matteo Salvini e della candidata alle presidenziali in Francia Marine Le Pen, il consigliere Pd Maurizio Manngialardi spiega all'Adnkronos le sue ragioni. "Parliamo di una storia, che sui social ha una durata di 24 ore - dice - pubblicata alle 20.22 del 24 aprile quando Macron vince. Questo è. Non ho messo una foto a caso, ho riportato le dichiarazioni che sono su tutti i giornali, postando un articolo nel quale veniva espresso un sostegno alla Le Pen quale soggetto in grado di ribaltare le sorti dell'Europa. Per quel motivo e in attinenza a quelle dichiarazioni ho ribaltato la foto. Senza alcun riferimento a piazzale Loreto".

Ma non è tutto. "Solo menti artate e, mi permetto, forse nemmeno troppo lucide - continua il consigliere del Partito Democratico nelle Marche - avrebbero potuto strumentalizzare una storia nemmeno corredata da miei commenti. Poi - incalza Mangialardi - mi rendo conto che c'era la marcia della pace, il giorno dopo il 25 aprile. Ma mi hanno attribuito frasi e, mi vengono i brividi solo a pensarci, mi hanno accusato di aver ribaltato la foto con un chiaro riferimento a piazzale Loreto. Non solo non era mio intento, ma la storia artata in quel modo, ovviamente l'indomani, 25 aprile, ha preso tutt'altro significato. Si tratta di una storia temporanea, non di un post perenne. Nella foto dell'articolo che ho pubblicato c'era anche Salvini perché proprio lui, l'ultima volta che è andato a Porta a Porta, aveva dichiarato espressamente di sostenere la Le Pen perché unica in grado di ribaltare le sorti dell'Europa. L'articolo che io ho postato nella storia parlava proprio di questo, che la Le Pen sarebbe stata in grado di ribaltare l'Europa. In questo modo ho ribaltato anche la mia storia, ma ripeto non c'era alcuna attinenza con piazzale Loreto. Ero appena tornato dalla marcia per la pace".

"Se fosse stato un post, Salvini avrebbe anche potuto avere ragione, perché quello rimane - spiega ancora - Non è nelle mie corde ciò di cui mi accusano, è lontano dal mio modo di fare, ed è da rigettare qualsiasi tipo di associazione a fatti che non mi appartengono e che non attengono alla mia storia e cultura personale. Chiedere scusa a Salvini? No, io non ho fatto assolutamente nulla. Se è lui che l'ha interpretata male, e se c'è qualcuno che deve chiedere scusa, forse è lui - conclude Mangialardi - Dirò di più: ieri mattina quando ho visto quello che stava accadendo per quella storia, ho chiamato il capo gruppo della Lega qui nelle Marche per spiegargli come stavano i fatti. Ho chiesto anche il numero di Salvini per spiegarglielo, quando ho capito che stavano dando quell'interpretazione. C'era una volontà vera di strumentalizzare quella storia. E a causa di questo ho ricevuto e sto ricevendo commenti assurdi anche in privato".

(di Silvia Mancinelli)

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