Manifestazione flop a Palermo contro la Ztl, dove non più di quaranta, cinquanta persone stanno protestando contro il provvedimento della Zona a traffico limitato, avviato poche settimane fa dal sindaco Leoluca Orlando, dalla stazione centrale al Politeama. Guidati dall'avvocato Vincenzo Sparti di 'Forza del Popolo', ideatore della protesta, i manifestanti gridano slogan contro la Ztl. Tra loro anche il deputato regionale di Fi Vincenzo Figuccia, il padre, Angelo Figuccia, consigliere comunale di Fi, diversi posteggiatori abusivi e pochissimi commercianti. Non c'erano le sigle delle associazioni che rappresentano i commercianti, a partire dalla Camera di commercio. Assenti anche i firmatari del ricorso al Tar contro la Ztl, tra cui associazioni di categoria, Vivo Civile e Cobas. Il Questore di Palermo ha autorizzato solo il sit in ma non il corteo di auto che "per disubbidienza civile" avrebbero dovuto oltrepassare la linea della Ztl in segno di protesta.
"Siamo in pochi perché la manifestazione è stata boicottata dai poteri forti - lamenta Sparti con l'Adnkronos - Come è possibile che i commercianti siano assenti? Non capisco". Alla domanda a chi faccia riferimento quando parla di "poteri forti", Sparti dice: "Ci sono delle lobby che tengono sotto scacco la città, è inutile negarlo. Sono contrari agli interessi del popolo". Ma non fa nomi. Sparti proprio ieri è stato denunciato per istigazione a delinquere dalla Digos. "E' assurdo - dice Sparti - E' un fatto molto grave. La nostra libertà è in pericolo".
Poi dice che i commercianti di via Roma "denunciano un calo del fatturato di oltre il 90 per cento e Orlando non può continuare con la Ztl - spiega - Le esigenze della Ztl non c'entrano nulla con l'ambiente ma solo con gli introiti per salvare l'Amat". E a chi gli fa notare di avere invitati i cittadini a una rivolta contro il provvedimento, con un "ultimatum a Orlando", dice: "Io sono come Ghandi,Rivendico la dignità dell'ultimatum. E' un gesto nobile. Io sono violento nello spirito".
Presenti anche alcuni commercianti, tra cui Giovanni Perna, che ha un negozio di mobili nel centro storico: "Sono disperato - dice - Non abbiamo più introiti da quando è iniziata la Ztl, penso seriamente a farla finita. Non possiamo più vivere. Non viene più nessuno in negozio". E Pasquale Tarantino, che ha un negozio in corso Tukory, spiega: "Siamo pochi perché tanto è inutile protestare, perché Orlando decide tutto da solo senza ascoltarci".
Molto imponente la presenza dei Carabinieri e della Polizia, con mezzi e uomini. Ma la manifestazione, bagnata anche da un piccolo acquazzone, è pacifica. "Siamo pochi, ma siamo solo all'inizio - spiega l'ideatore della manifestazione Vincenzo Sparti - Ma la storia, notoriamente, la fanno le minoranze".
