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Manovra 2023, vertice maggioranza a Palazzo Chigi

07 dicembre 2022 | 11.00
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Meloni: "Su Pos no passi indietro ma modifiche senza snaturare la misura"

Manovra 2023, vertice maggioranza a Palazzo Chigi

Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. Con il premier Giorgia Meloni, i capigruppo dei partiti di maggioranza, Foti e Malan per Fdi, Molinari e Romeo per la Lega, Cattaneo e Ronzulli per Fi, al tavolo anche Lupi di Noi Moderati.

Sulla soglia per l'obbligo di Pos nessun passo indietro ma ci possiamo lavorare per possibili modifiche senza però snaturare la norma, avrebbe detto Meloni, a quanto si apprende da alcuni presenti.

La nuova soglia per evitare le multe ai commercianti che rifiutano il pagamento con moneta elettronica, per ora fissato dalla manovra a 60 euro "al momento non c'è ancora, non è stata ancora definita. Abbiamo avanzato la proposta, ma c'è una discussione in corso per capire la fattibilità, di azzerare le commissioni per i pagamenti con pos sotto i 15-20 euro", ha affermato dal canto suo il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, lasciando Palazzo Chigi dopo il vertice di maggioranza sulla manovra.

"L'impianto" della manovra resterà quello, ma il passaggio in Aula della legge di bilancio sarà "autentico e saranno accolte alcune modifiche", assicura il presidente dei senatori di Fdi Lucio Malan. Per Malan c'è comunque "massima collaborazione con le forze politiche".

"Il senso di questa riunione è capire quali sono gli spazi finanziari, e trovare un accordo politico su misure di interesse generale, che possono andare bene a tutto il centrodestra", afferma Riccardo Molinari, capogruppo leghista alla Camera. Per Molinari "quella sui 60 euro non è una battaglia ideologica, noi abbiamo posto il tema politico, presentando anche un pdl come Lega, per accettare pagamenti in contanti, fino a 15 euro, il governo ha proposto 60, vedremo cosa deciderà il governo". "Siamo d'accordo sulla misura - prosegue - se poi da 60 vogliamo passarlo a 50 o 40 l'importante è che rimanga il principio". "Manovra contro i poveri? No, è il contrario, il grosso è per il caro bollette, il bonus sociale è per le famiglie più povere", ribadisce Molinari. "La rivalutazione massima delle pensioni più basse, il taglio del cuneo fiscale ai dipendenti da reddito più basso, tutte misure a favore dei più deboli, delle fasce più deboli", conclude.

"Stiamo trovando la quadra, obiettivo dare risposte chiare e chiudere la manovra il prima possibile", afferma la capogruppo di Fi al Senato, Licia Ronzulli, che sul giudizio di Bankitalia afferma: "E' il suo giudizio. Questo governo è politico e fa scelte politiche". A chi le riporta le critiche delle opposizioni su una legge di bilancio che 'impoverisce i poveri', "è esattamente il contrario - risponde secca - ma quando è il centrodestra ad aiutare i ceti meno abbienti allora è propaganda...".

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