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Manovra, al lavoro su card unica anti-evasione

27 settembre 2019 | 17.59
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Previsto per lunedì con il Consiglio dei ministri il via libera alla Nota di aggiornamento al Def

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Il governo ragiona al progetto di card unica per gli 'sconti' sui pagamenti elettronici. E' questa una delle opzioni del pacchetto anti-evasione, cruciale per reperire risorse per la manovra di Bilancio sempre con la barra puntata sull'obiettivo di riduzione delle tasse. I lavori in questa direzione entreranno però nel vivo dopo il via libera, previsto per lunedì con il Consiglio dei ministri convocato alle 18,30, alla Nota di aggiornamento al Def, il documento con le stime su pil e conti pubblici che faranno da cornice alla Finanziaria. Un intenso lavoro preparatorio al centro anche oggi dell'incontro, a Palazzo Chigi, tra il premier Giuseppe Conte e il ministro all'Economia, Roberto Gualtieri.

Il tutto con lo sguardo sempre rivolto a Bruxelles dove il commissario designato agli Affari europei Paolo Gentiloni, nelle risposte al questionario degli eurodeputati, sottolinea la volontà "di fare applicare alla Commissione il Patto di stabilità e crescita facendo pieno uso della flessibilità consentita dalle regole".

Sul fronte degli incentivi ai pagamenti elettronici è tornato oggi il viceministro al Mef Antonio Misiani, parlando di "un significativo sconto per chi la usa, questa è una delle soluzioni insieme ad altre misure per abbattere l'evasione fiscale che è poi la premessa per ridurre le tasse a tutti". L'idea alla quale lavora l'esecutivo sarebbe quella di introdurre una nuova card unica emessa da Poste per accedere agli 'sconti' in seguito al pagamento elettronico, un tema questo che sarebbe stato discusso ieri nel colloquio tra il premier Giuseppe Conte e l'ad di Poste Matteo Del Fante. L'obiettivo è di recuperare fino a 4 mld di gettito Iva ogni anno, per colmare un gap fiscale per l'imposta - in valori assoluti - in Italia ammonta a 33 mld (dati 2017).

La gestazione della manovra si preannuncia quest'anno tutt'altro che facile, tra l'esigenza di disinnescare 23 miliardi di rialzi Iva e la promessa di avviare un piano di taglio triennale del cuneo fiscale. "La manovra si presenta come particolarmente impegnativa in relazione alle clausole di salvaguardia che mai erano state così alte. Questa è una sfida enormemente impegnativa quasi il doppio di quella che aveva il governo precedente", sottolinea Misiani.

E su cuneo e imprese aggiunge: "Noi vogliamo nell’arco del triennio ridurre in misura importante le tasse ai lavoratori per aumentare le buste paga. Premiare le imprese che investono, che innovano, che scommettono sul futuro di questo paese e vogliamo aiutare l’Italia a ripartire". In programma anche il rilancio degli investimenti pubblici "per lo sviluppo sostenibile e l'ambiente, per contrastare il cambiamento climatico".

Intanto, al Mef si preannuncia un fine settimana di fuoco per definire le tabelle della manovra, attesa in Consiglio dei ministri lunedì. Il nuovo quadro dei conti 2020 dovrebbe fissare il deficit-pil al 2,2%; la crescita non dovrebbe superare lo 0,5% e il debito rischia di superare il livello dello scorso anno. Su quest'ultima stima pesano infatti sia la revisione al rialzo della Banca d'Italia del dato 2018 dal 132,2 al 134,8% sia il mancato piano di privatizzazioni con il quale il precedente governo aveva promesso di ridurre la montagna del debito.

Una volta approvata, la Nadef sarà trasmessa a Bruxelles, e così anche il Bilancio atteso in Cdm entro il 15 ottobre. Intanto nelle risposte all'Europarlamento Gentiloni, commissari designato agli Affari economici, spiega l'approccio che terrà nel corso del suo mandato. "Cercherò di far applicare alla Commissione il Patto di stabilità e crescita facendo pieno uso della flessibilità consentita dalle regole" e assieme ai tassi bassi "ci aiuterà ad avere un orientamento di politica monetaria più amico della crescita, salvaguardando allo stesso tempo la responsabilità", scrive.

Infine nel premettere poi che "gli investimenti e riforme strutturali danno un contributo chiave alla sostenibilità del debito", l'ex premier sottolinea: "durante il mio mandato, mi impegno a dare risultati su un'agenda che sostenga la crescita e trovi il giusto equilibrio tra la sostenibilità nel tempo e l'affrontare problemi nel breve attraverso l'appropriata flessibilità nelle regole Ue".

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