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Manovra, Conte apre ai sindacati per "remare insieme"

18 settembre 2019 | 17.41
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(Fotogramma)
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"Ho accolto la vostra richiesta di un incontro urgente per discutere insieme a voi delle misure che riteniamo indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell'economia italiana in vista della imminente manovra economica. L'ascolto delle parti sociali è un metodo di lavoro che ho adottato sin dall'inizio e che intendo proseguire. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di remare insieme per il bene del Paese". Non poteva usare altre parole, il premier Giuseppe Conte, per sancire quella 'discontinuità' con il governo precedente , quel 'cambio di passo' che Cgil, Cisl e Uil attendevano da oltre un anno.

Almeno nel metodo, per ora, infatti, il governo assicura una ripresa di dialogo necessario a rimettere a posto le caselle più importanti della prossima manovra: fisco, pensioni, lavoro, salari. Un'apertura che Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo al momento accolgono più che positivamente nonostante l'esperienza insegni a raffreddare gli entusiasmi e a rimanere sui fatti. E i fatti sono che Conte per ora ha messo in fila una serie di titoli da inserire in Finanziaria e promesso l'avvio di nuovi incontri al vertice e di tavoli tecnici di approfondimento su singoli temi con cui arrivare alla presentazione della legge di stabilità per fine ottobre.

E mentre Conte chiude definitivamente la stagione di opposizione all'Europa, "abbiamo un quadro di finanza pubblica che ci impegna con vincoli ben precisi. Vogliamo tenere i conti in ordine", dice, conferma l'agenda di governo: "l'alleggerimento della pressione fiscale a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro, l'avvio di investimenti verdi e di un Piano strutturale di interventi per il Mezzogiorno". E ancora "una seria lotta all'evasione fiscale perchè tutti devono pagare le tasse per pagarne meno" senza dimenticare la sicurezza sul lavoro, dopo le recenti morti in cantiere.

"Lavoriamo a un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro", assicura poco prima che il ministro Nunzia Catalfo annunci la convocazione dei sindacati per la prossima settimana. Ma a rassicurare i sindacati soprattutto la prospettiva di medio periodo cui guarda il Governo: "L'orizzonte del governo triennale è fondamentale per rilanciare la crescita e l'occupazione", spiega al tavolo il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Disco verde dunque per ora da Cgil Cisl e Uil che si riconoscono nei titoli di copertina elencati da Conte e nell'avvio di una nuova stagione di confronto. "E' un metodo positivo perché vuol dire voler riaprire quel canale di ascolto e discussione con chi nel paese rappresenta le organizzazioni sociali", annota il leader Cgil Maurizio Landini. "Già il fatto che ci sia stato un incontro con premier, il ministro dell’Economia e il ministro del Lavoro, che discutano con i sindacati su quale legge di stabilità fare, su quale riforma fiscale, su cosa vuol dire dare valore erga omnes ai contratti, è un fatto sicuramente nuovo che in questa forma non si era ancora realizzato", ribadisce mettendo però subito le mani anti.

"E' chiaro che sui titoli conveniamo, sono titoli importanti ma il tema è quale sarà il loro svolgimento e le scelte concrete che verranno fatte. Ci aspettiamo di vedere se la svolta e il cambiamento che pure oggi il Premier e i ministri hanno confermato voler essere l’obiettivo di questo governo si coniughi con una lotta seria all’evasione, non a chiacchiere, e ad una riduzione del carico fiscale per i lavoratori e i pensionati ", conclude.(segue)

Apprezza l’invito "a remare tutti nella stessa direzione" anche la Uil di Carmelo Barbagallo che vede " un cambiamento di passo di questo Governo" anche se restano pero’ alcune preoccupazioni, a cominciare dai pensionati per i quali "serve una svolta", dice sollecitando anche il rinnovo del contratto del pubblico impiego e una ridurre delle tasse per i lavoratori dipendenti e dei pensionati. Soddisfatta anche la Cisl.

Con Conte ''si inizia un nuovo percorso'' con al centro ''crescita, sviluppo e lavoro ma anche salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici'', dice il segretario generale Anna Maria Furlan che considera la bozza di programma del governo di oggi "un buon punto di partenza" e torna a sollecitare una "scossa" dell'economia per il rilancio del Paese.

A soddisfare la Cisl sopratutto, conclude Furlan, la garanzia che "dal punto di vista degli investimenti si cambi" e che finalmente "si torna a parlare di infrastrutture in maniera meno negativa".I sindacati comunque avranno il modo di elaborare un giudizio più compiuto il 9 ottobre prossimo quando a Milano, al Forum Assago, convergeranno quadri e delegati di Cgil, Cisl e Uil per fare il punto dei rapporti con il governo e continuare a sostenere le richieste avanzate nuovamente oggi al Conte bis ma che erano già state sostenute da iniziative di lotta durante tutto l'esecutivo Lega-M5S.

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