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Manovra, la correzione è light: ma senza accordo Ue rialzi per alcool e sigarette

20 febbraio 2017 | 13.31
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Pier Carlo Padoan (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Pier Carlo Padoan (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

L'aggiustamento dei conti 2017 richiesto all'Italia dalla Commissione Europea "è strutturale, quindi eventuali miglioramenti delle stime, che peraltro si possono prevedere, non hanno impatto sull'aggiustamento strutturale". L’indicazione arriva dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a margine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. Ma questo non vuol dire il miglioramento della crescita non sia un fattore che può valere nel negoziato con Bruxelles. Padoan non ritiene che prima del rapporto della Commissione sul debito italiano atteso per mercoledì arriveranno grosse novità sull'aggiustamento richiesto: "Non credo - risponde - tutte le informazioni sono state già anticipate nelle Winter Forecasts (Previsioni economiche d'inverno, ndr), in cui nella scheda italiana si prende atto dell'impegno del governo a fare un aggiustamento e mi aspetto che quello sia il messaggio". Alla domanda, se siano emerse novità nell'incontro con il premier Paolo Gentiloni, il ministro replica: "regolarmente ci vediamo con il premier: novità sì, ma non ve le dico".

Intanto, prosegue al Mef il lavoro tecnico sulla manovra chiesta da Bruxelles. "Nella manovra è ancora tutto da definire". E sul versante dei giochi oggi "la priorità è fare l'accordo con gli enti locali. Lavoriamo su questo", dice all'Adnkronos il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta. Al Tesoro si studiano varie opzioni ma la scelta finale sulle misure che comporranno il bouquet dell'aggiustamento dipenderà dell'esito della trattativa tra governo e esecutivo comunitario. Il governo punta a ridurre all'osso la correzione, mettendo sul piatto 2 mld tra estensione e proroga dello split payment (1 mld o qualcosa più) e tagli della spesa per il funzionamento dei ministeri (intorno agli 800 mln). Se il negoziato con la Commissione naufragasse e Roma fosse costretta a rafforzare l'intervento per scongiurare una procedura sui conti allora il governo valuterebbe se alzare la tassazione sui giochi, o sugli alcolici o sulle sigarette. Fuori discussione il rialzo delle accise sulla benzina, ben più impopolari delle 'bionde' e dell'alcool in una fase di incertezza politica.

Possibile, ma più difficile, procedere ad uno sfoltimento delle agevolazioni/detrazioni fiscali. Quanto ai tempi, anche lì tutto dipenderà dalla trattativa con Bruxelles, con il governo che punta a inserire le misure nel documento di Economia e Finanza per farle rientrare nella normale programmazione di bilancio nazionale atteso per metà aprile.

Bruxelles, invece, preme per interventi rapidi, e comunque prima del rapporto previsto dall’articolo 126.3 del Trattato Ue per l'alto debito italiano.

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