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Manuel Bortuzzo, 16 anni agli aggressori

09 ottobre 2019 | 13.51
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Il giudice ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione ma non quella degli abietti e futili motivi. Disposta anche una provvisionale di 300mila euro. "Sentenza non mi restituirà le gambe"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

di Daniele Dell'Aglio
Sedici anni di carcere per i due responsabilidel ferimento del nuotatore Manuel Bortuzzo, rimasto poi paralizzato alle gambe. E' la condanna decisa dal gup di Roma Daniela Caramico D'Auria nei confronti di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, che la notte tra il 2 e il 3 febbraio scorsi a piazza Eschilo, quartiere Axa della Capitale, spararono tre colpi di pistola contro Bortuzzo, che venne colpito alla schiena, e la fidanzata Martina Rossi, che si trovava accanto a lui a un distributore automatico di sigarette e rimase miracolosamente indenne.
I due sono stati condannati per tentato duplice omicidio premeditato e porto, detenzione e ricettazione d'arma da fuoco. Il giudice non ha concesso le attenuanti generiche mentre è caduta l'aggravante degli abietti e futili motivi. Il pm aveva chiesto una condanna a 20 anni di carcere per entrambi. Marinelli e Bazzano, rei confessi, hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena.
A favore di Bortuzzo, giovane promessa del nuoto italiano il gup ha disposto una provvisionale di 300mila euro mentre il risarcimento verrà discusso in sede civile. "Mi sembra una sentenza giusta, l'impianto accusatorio ha retto, compresa la premeditazione e non sono state riconosciute le attenuanti. Il padre di Manuel al telefono mi ha chiesto se era una sentenza giusta e ho detto di sì" ha commentato l'avvocato Massimo Ciardullo, legale della famiglia Bortuzzo al termine dell'udienza. La difesa invece annuncia ricorso in appello.

"I due imputati sono rimasti senza parole e mi hanno chiesto di andare in carcere quanto prima per parlare con loro. Sedici anni sono tanti. E una pena alta che non ci soddisfa ma dobbiamo vedere le motivazioni. Quello che posso dire è che presenteremo appello" affermano i legali di Marinelli e Bazzano, gli avvocati Alessandro De Federicis e Giulia Cassaro.

Il tragico ferimento di Bortuzzo  sconvolse Roma e tutta Italia quando avvenne. Era la notte tra il 2 e il 3 febbraio scorsi quando all'Irish Pub di piazza Eschilo ci fu una rissa nella quale rimasero coinvolti i due aggressori i quali inizialmente fuggirono per poi tornare in piazza in motorino armati di pistola: alla guida c'era Bazzano, che passò accanto alla coppia mentre, seduto dietro di lui, Marinelli sparò tre colpi contro la coppia, del tutto estranea alla rissa scoppiata poco prima.

"La sentenza non cambia le cose: non mi restituirà certamente le gambe. In questo momento penso esclusivamente a riprendermi, consapevole che la giustizia debba fare il suo corso", ha commentato Manuel Bortuzzo. "Non mi importa sapere se chi mi ha fatto del male sia punito con 16 o 20 anni di prigione. Nessuna sentenza mi può fare ritornare come prima. So di dovermi confrontare con una realtà diversa, che sto affrontando con positività e determinazione. Il mio sogno è tornare a camminare; mi sto impegnando ogni giorno per realizzarlo e gli insegnamenti dello sport mi stanno aiutano in questa nuova dimensione. Il destino non si può cambiare, ma posso indirizzare la mia realtà: non posso fare quello di prima? Farò altre 100mila cose con impegno e sempre col sorriso".

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