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Marasco (Logico): "Siti gioco illegali inibiti nel 2021 più del doppio dei legali"

26 ottobre 2022 | 18.32
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Nuove regole e nuovo bando, questa è la successione che auspicano gli operatori del settore che vorrebbero conoscere prima le nuove regole e poi decidere se investire in nuove concessioni.

Moreno Marasco
Moreno Marasco

Bene Adm nel contrasto siti illegali del gioco online, ora indispensabile il riordino del sistema e rivedere radicalmente il bando concessioni del Gioco a Distanza. Questo in sostanza il messaggio che Logico in rappresentanza degli operatori del gioco online vuole inviare all’Agenzia delle Dogane e Monopoli e al Governo appena insediato. “Abbiamo appreso oggi – afferma Moreno Marasco presidente Logico dopo aver seguito la presentazione del Libro Blu – che soltanto nel 2021 l’Adm ha fatto inibire ben 197 siti web, più del doppio dell’attuale numero e quasi il quadruplo del quantitativo previsto nel bando di concessioni in attesa di emanazione. Un fronte piuttosto vasto, contro il quale dovemmo opporre un’adeguata resistenza legale. Ci auguriamo che il Governo appena insediato voglia considerare questo dato e rivedere il bando, subordinandolo anzitutto al tanto auspicato e annunciato riordino del settore (pur garantendo la sussistenza stessa delle 95 concessioni in essere) poiché non sarebbe legittimo impegnare per 9 anni le aziende, già sapendo che “le regole del gioco cambieranno””.

Nuove regole e nuovo bando, questa è la successione che auspicano gli operatori del settore che vorrebbero conoscere prima le nuove regole e poi decidere se investire in nuove concessioni. “E il riordino – prosegue Marasco – va fatto tenendo presente quanto di meglio esiste in Italia rispetto alle misure per contrastare il gioco minorile, il riciclaggio di denaro e il gioco problematico, esattamente quello che, grazie alla tecnologia e a standard stringenti, si riesce a fare nel gioco a distanza legale. Rivedere l’intero sistema dovrebbe anche essere l’occasione per porre fine ad una stagione dominata da un partito politico che, in due maggioranze diverse, ha fatto del Divieto di pubblicità la propria bandiera ideologica, incoraggiando, anziché contrastare, il gioco illegale e quindi indebolendo un presidio di legalità e prevenzione del gioco patologico".

"Altro auspicio – conclude Marasco – è che dopo l’emanazione del decreto scommesse, di cui aspettiamo con ansia le norme attuative, si possa ristabilire un valido dialogo tra lo Stato e i concessionari. Negli ultimi anni, infatti, gli open hearing di ADM non hanno garantito la migliore collaborazione. Ad esempio, è mancato un open hearing sul gioco online”.

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