"Non c’è un solo modo di fare famiglia. Non c’è niente di completamente giusto o sbagliato". Dal 14 aprile al cinema Margherita Buy sarà coprotagonista, con Claudia Gerini, di 'Nemiche per la pelle' di Luca Lucini, la storia di due donne che si trovano, quasi per caso, ad allevare un figlio non loro.
Con 'Grazia' l’attrice romana parla di maternità, educazione e relazioni di coppia: "Fra queste due mamme succede quello che capita a molti genitori separati: ognuno ha il proprio stile che spesso risulta inconciliabile con quello dell’altro. In realtà un figlio, per essere attrezzato a vivere, deve avere un po’ di tutto. L’importante è che un genitore non si affanni a distruggere quello che l’altro ha costruito. E questo film, apparentemente così leggero, cerca di passare un messaggio molto attuale: non c’è un solo modo di fare famiglia. Non c’è niente di completamente giusto o sbagliato".
E circa il fatto che si tratti di due madri, racconta al settimanale diretto da Silvia Grilli: "Ho amiche che stanno vivendo questa realtà. Credo che in una coppia di genitori, anche omosessuali, si riesca sempre a trovare una sorta di equilibrio fra maschile e femminile. Di solito un adulto assume un ruolo più protettivo, quello della mamma. E l’altro si prende la parte di chi incoraggia i figli ad affrontare il mondo. Quindi c’è tutto quello che occorre per diventare grandi".
Ma, aggiunge, anche nelle famiglie etero "è tutto cambiato: le mamme lavorano, i padri provano a seguire di più i figli. È tutto molto mescolato, complesso. E anche bello, mi pare. È una cosa buona vedere le famiglie che cambiano e sperimentano strade diverse in un mondo così mutato. L’importante è non sottrarre amore, semmai aggiungere. Come succede nel film: alla fine, due mamme sono meglio di una".