"Roma è l'unica città del pianeta che può mettere insieme così bene storia e modernità, cultura e innovazione. Con questa premessa ci tornano in mente le Olimpiadi del 1960 e ciò che abbiamo imparato da quella esperienza". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel discorso pronunciato questa mattina alla riunione del Comitato Olimpico Internazionale a Losanna per presentare la candidatura della Capitale alle Olimpiadi 2024.
"I Giochi di Roma 1960 rimangono un simbolo di prosperità economica, di crescita, di entusiasmo positivo e di un ambiente produttivo che l'Italia e l'Europa hanno creato subito dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Queste Olimpiadi sono ancora ricordate oggi, perché erano l'occasione per dare a Roma una rete di impianti sportivi, la zona denominata "Foro Italico", che è ancora in uso da parte degli atleti italiani. Il 1960 è stato uno spartiacque. C'è un prima e un dopo il 1960, in Italia e in Europa -ha detto ancora il sindaco della capitale-. Per questo motivo riteniamo che la città di Roma abbia esattamente quello che serve per essere il candidato ideale ai Giochi del 2024".
"I Giochi Olimpici del 1960 sono ricordati come i primi giochi in onda sulla Televisione. Per la prima volta, milioni di persone in tutto il mondo potevano guardare i Giochi e godersi le prestazioni, le vittorie, e il dolore degli atleti. Le Olimpiadi del 2024 saranno quelle dei social media. Migliaia di immagini rimbalzeranno dalle reti televisive a internet. Tutti saranno in grado di raccontare la propria storia dei Giochi. Miliardi di singoli giochi olimpici saranno raccontati da singoli spettatori. Siamo insomma di fronte ad un altro passaggio epocale -ha aggiunto Marino-, la cui portata è già comprensibile. Questo per sottolineare la grande modernità della nostra proposta".
Il sindaco di Roma ha poi voluto citare alcune parole chiave: "di sicuro, la parola 'Cultura', attraverso le sue manifestazioni materiali e concettuali. Vale a dire: tra le antiche rovine, ma anche attraverso le parole del futuro". "Poi 'una grande bellezza', citando il nostro regista vincitore dell'Oscar Paolo Sorrentino. Perché tutto ciò che sarà costruito per le Olimpiadi del 2024 sarà fatto per preservare e celebrare la storia e la bellezza di Roma, e arricchirla". "Non ci saranno cattedrali nel deserto nel 2024, opere inutili, offese al nostro Patrimonio", ha poi promesso ancora Marino rivolgendosi ai rappresentanti del Cio. "Le cose le vogliamo fare bene, con sobrietà e senza sprechi", prima di elencare le altre parole chiave del progetto 'sostenibilità', 'accessibilità', 'rigenerazione' ed 'eredità', "quella che Roma, grazie alle Olimpiadi, lascerà al mondo intero", per concludere con 'trasparenza' "vero e proprio faro della nostra azione amministrativa".
