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Caso marò: Iclos, Italia e India sospendano ogni procedura

24 agosto 2015 | 11.54
LETTURA: 3 minuti

Ambasciatore Azzarello: "Bene stop a processo" (Scheda)

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre (Infophoto) - INFOPHOTO
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre (Infophoto) - INFOPHOTO

Il Tribunale internazionale del mare di Amburgo delude le speranze di un rientro immediato in Italia di Salvatore Girone. Con una decisione approvata da 15 giudici contro sei, letta dal presidente Vladimir Golitsyn, l'Iclos ha stabilito che Italia e India devono sospendere ogni procedura sul caso e astenersi dal presentarne altre. Le due parti devono ora presentare un rapporto sulla vicenda.

L'Italia aveva chiesto all'Iclos di permettere il rientro in Italia di Girone e confermare la permanenza in patria di Massimiliano Latorre. Ma l'Iclos ha escluso misure temporanee in proposito. Il Tribunale "non considera appropriato prescrivere misure temporanee" riguardanti i marò, ha affermato il presidente. Il Tribunale, ha spiegato Golitsyn, ha deliberato in modo che le sue "azioni non vengano in alcun modo interpretate come un appoggio ad una delle due parti".

Quindi, ha poi annunciato Golitsyn nella sua lunga esposizione, il Tribunale di Amburgo ha chiesto all'Italia e all'India di "sospendere" qualsiasi procedura e di "astenersi" dal presentarne altre, invitando le parti a presentare un Rapporto entro il 28 settembre.

L'Italia chiedeva che l'India si astenesse dall'esercitare ogni giurisdizione in merito all'incidente dell'Erica Lexie. L'Italia chiedeva inoltre che l'India adottasse le misure necessarie per sollevare tutte le restrizioni sulla libertà di movimento di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, permettendo a Girone di far rientro in Italia e a Latorre di potervi rimanere, in attesa degli esiti della procedura di arbitrato internazionale sull'intera vicenda. New Delhi si opponeva alle richieste di Roma.

L'AMBASCIATORE AZZARELLO: "RIPRESENTEREMO RICHIESTA MISURE PROVVISORIE PER LATORRE E GIRONE" - Il Tribunale del mare "ha riconosciuto la piena legittimazione e competenza della Corte arbitrale sulla vicenda", una decisione che "tutela in parte i diritti italiani" ha commentato l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano di fronte al tribunale che si è pronunciato sul caso marò. Il diplomatico ha espresso "delusione" per la mancanza di decisioni nei confronti dei due Fucilieri di marina e precisato che si sta "valutando di rinnovare le richieste" davanti alla Corte arbitrale.

“Il Tribunale Internazionale del Diritto del Mare di Amburgo - afferma Azzarello - ha oggi ordinato che l’India e l’Italia si astengano dall’esercizio di qualsiasi forma di giurisdizione sui due Fucilieri di Marina, nell’attesa di una determinazione definitiva del caso da parte della Corte arbitrale, che è in via di costituzione. Nel fare ciò, il Tribunale ha riconosciuto la piena legittimazione e competenza della Corte arbitrale sulla vicenda. La misura oggi prescritta tutela in parte i diritti italiani sul caso dell’Enrica Lexie". "Siamo comunque delusi - continua Azzarello - che il Tribunale non abbia adottato nessuna misura sulla situazione di Latorre e Girone, ritenendo che della questione debba occuparsi la costituenda Corte arbitrale. Per tale ragione, l’Italia sta valutando di rinnovare le richieste relative alla condizione dei Fucilieri davanti alla Corte arbitrale, non appena essa sarà costituita. Siamo certi che l’India attuerà senza ritardo le misure oggi prescritte”.

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