Il ministero marocchino degli Interni ha reso noto che i membri di una presunta cellula jihadista arrestati a metà febbraio stavano organizzando attacchi con armi "batteriologiche" nel Paese. "Alcune delle sostanze sequestrate - si legge in un comunicato del ministero di Rabat - sono classificate dalle organizzazioni internazionali specializzate in sanità come appartenenti alla categoria delle armi batteriologiche, pericolose per la loro capacità di paralizzare e distruggere il sistema nervoso e causare la morte".
"I membri della cellula terroristica - si legge ancora - avevano preparato queste sostanze mortali con l'obiettivo di usarle per i loro progetti all'interno del regno".
La cellula in questione, formata da 10 presunti sostenitori dello Stato islamico (Is) tra i quali un cittadino francese, è stata sgominata lo scorso 18 febbraio con una serie di arresti in diverse città. Rabat ha fatto sapere che dal 2002 sono state sgominate nel Paese 152 cellule terroristiche, 31 solo negli ultimi tre anni. Secondo uno studio dell'americano Soufan Group, almeno 1.200 marocchini sono partiti per la Siria e l'Iraq negli ultimi 18 mesi per combattere nelle file dell'Is.