Si tratta dell'Associazione sahraoui delle vittime di violazioni dei diritti dell'uomo
Il Marocco autorizzerà per la prima volta un'associazione pro-Polisario a svolgere attività nel regno. In quella che è un'iniziativa inedita per il Paese, l'Associazione sahraoui delle vittime di violazioni dei diritti dell'uomo (Asvvdh) ha ricevuto la luce verde dalle autorità di Rabat a lavorare in modo ufficiale, come riferiscono diversi media locali.
L'annuncio è stato dato dalla vice presidente dell'associazione, Ghalia Djimi, la quale ha sottolineato tuttavia che al momento l'autorizzazione è solo verbale e non è stata ancora formalizzata dal ministero dell'Interno marocchino. Tuttavia, l'Asvvdh avrebbe ricevuto rassicurazioni in tal senso da parte del presidente del Consiglio nazionale dei diritti dell'uomo, Driss Yazami.
Nata nel 2005, l'Asvvdh è sempre stata 'tollerata' dal governo marocchino. I suoi membri tengono regolarmente delle riunioni nelle case private e hanno anche incontrato dei diplomatici stranieri accreditati nel regno. Secondo il sito di notizie 'Rapide', la comunità internazionale accoglierà favorevolmente la decisione di Rabat, che non avrebbe scelto a caso il momento per dare questo annuncio.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, infatti, adotterà martedì una nuova risoluzione sul conflitto nel Sahara occidentale favorevole alle posizioni di Rabat, laddove il testo "saluta le recenti iniziative prese dal Marocco", con riferimento all'apertura di due sezioni del Consiglio nazionale dei diritti dell'uomo, una a Laayoune, 'capitale' del Sahara occidentale, e l'altra a Dakhla.