cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 17:09
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terrorismo: Mattarella nella facoltà dell'agguato br a Bachelet

12 febbraio 2015 | 20.41
LETTURA: 4 minuti

Cerimonia con Amato e Legnini a Scienze politiche, a pochi metri da dove avvenne l'agguato

Il Presidente  Mattarella con la signora Miesi de Januario Bachelet  (foto di Antonio Di Gennaro - Ufficio Stampa Quirinale)
Il Presidente Mattarella con la signora Miesi de Januario Bachelet (foto di Antonio Di Gennaro - Ufficio Stampa Quirinale)

Nel 35° anniversario dell'uccisione per mano brigatista di Vittorio Bachelet il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato alla commemorazione presso la Facoltà di Scienze politiche de 'La Sapienza' dove l'allora vice presidente del Csm era docente di Diritto amministrativo.

Il Capo dello Stato è giunto alle 15, in una città universitaria semi-blindata, per assistere, in prima fila, vicino ai familiari del giurista assassinato, alla cerimonia che ha visto gli interventi del Rettore Eugenio Gaudio, del Diretttore del Dipartimento di Scienze politiche Fulco Lanchester, di Giuliano Amato e del vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini.

Diversi gli esponenti politici (fra gli altri, il presidente dei senatori Pd Luigi Zanda, la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, che di Bachelet fu assistente), componenti del corpo docente, e studenti che hanno gremito una l'aula principale della Facoltà, quella dove si tengono le lezioni più affollate. Il Capo dello Stato, che è stato salutato da molti giovani mentre passava a pochi metri da dove avvenne l'agguato 35 anni fa (l'ala dove si trovava il mezzanino teatro dei colpi sparati dai br Annalaura Braghetti e Bruno Seghetti è sotto ristrutturazione), aveva in precedenza sostato davanti alla lapide che ricorda quello che Bindi ha definito il "martirio laico" di Bachelet.

Vice presidente Csm, disperato bisogno di figure come Bachelet

Lapide che in origine era posta al piano terra, luogo dell'agguato, ma che per i lavori che si protraggono da anni è stata "provvisoriamente ricoverata" (come ha detto il professor Lanchester) al secondo piano, dove Mattarella ha sostato per qualche minuto insieme ai familiari, per poi assistere agli interventi che hanno ripercorso la biografia accademica di Bachelet, mentre Legnini, incontrato dal Capo dello Stato già ieri nella prima seduta condotta da Presidente del Csm, ne ha ricordato il contributo finalizzato alla collaborazione interistituzionale tra poteri e organi dello Stato.

"Di fronte alle sfide complesse che attendono il governo autonomo della magistratura, oggi avremmo un disperato bisogno di uomini come Vittorio Bachelet, della persona e del metodo che egli propugnava instancabilmente", ha detto Legnini. Il vice presidente dell'organo di autogoverno dei magistrati ha elencato le priorità del Paese e del sistema giudiziario.

"Aggredire -ha elencato- la grande crisi della giudizio civile, l'enorme impatto della criminalità organizzata, della corruzione, del terrorismo non più interno ma internazionale, sull'economia, sulla società, sulle istituzioni, le inaccettabili condizioni di detenzione, l'impellente necessità di consentire l'accesso paritetico alla tutela giurisdizionale da parte di tutti i cittadini".

Amato al Presidente, 'rappresenta l'unità nazionale, mica uno scherzo'

Ed ecco la rilevanza della lezione del giurista Bachelet: "Si tratta di sfide -ha sottolineato Legnini- che richiedono cultura della leale collaborazione e del coordinamento", quel coordinamento "che il Bachelet insigne amministrativista aveva tanto esplorato nella sua attività accademica e nei suoi scritti". Calato nella parte congeniale di professore, il giudice costituzionale Giuliano Amato, grande competitor di Mattarella nella corsa al Quirinale, ha tracciato, parlando a braccio, il contributo di Bachelet alla dottrina giuridica.

E si è concesso un riferimento diretto proprio al Capo dello Stato che lo seguiva attento. Ricordando la lezione giuridica di Bachelet. Amato ad un certo punto ha parlato dell'attenzione dedicata da Bachelet, docente di Diritto amministrativo, al tema di come "far condividere i fini perché ci possa essere il coordinamento dell'azione" nell'ambito dell'ordinamento e dei poteri statuali.

E' allora che l'ex premier ha detto, rivolto a Mattarella, e sottolineando quell'aspetto evidentemente ritenuto di ardua applicabilità, dell'insegnamento del giurista: "Lei è stato eletto Presidente e quindi rappresenta l'unità nazionale, mica uno scherzo...". Un'uscita inattesa in un discorso fino ad allora condotto sul filo dei ricordi, dei contributi scientifici e della colleganza con Bachelet, ma che è stata accolta dall'applauso della platea. Mattarella non ha preso la parola, anche se ieri, presiedendo il Csm nella sala dedicata al vice presidente assassinato, aveva sottolineato la necessità di "ricordare ancor più fortemente la figura esemplare" di Vittorio Bachelet. Prima di lasciare l'Università, il Capo dello Stato ha scambiato qualche parola con una giovane studentessa in sedia a rotelle.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza