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Mattarella: da crisi ferite al tessuto sociale, ora iniziative per crescita

03 febbraio 2015 | 13.15
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Garantire la Costituzione significa garantire i diritti allo studio e al lavoro. Principi fondamentali della Costituzione, ''intaccati'' a causa della situazione economica che si sta prolungando ''oltre ogni limite'' e che ''ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese''.

Mattarella: da crisi ferite al tessuto sociale, ora iniziative per crescita

I giovani e il lavoro che non c'è; le imprese costrette a chiudere; il Mezzogiorno che vede crescere il gap con il resto del Paese. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di insediamento punta sui principi fondamentali della Costituzione, ''intaccati'' a causa della crisi economica che si sta prolungando ''oltre ogni limite'' e che ''ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese''. Gli effetti sono evidenti: sono aumentate ''le ingiustizie'' ed è aumentata la povertà, producendo ''emarginazione e solitudine''. Nel suo ruolo di guardiano della Carta dei diritti, Mattarella ricorda che ''garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi'', garantire ''il diritto al futuro'' e, quindi, ''rendere effettivo il diritto al lavoro''.

Il sistema produttivo, sottolinea il presidente, è stato messo a ''dura prova'', il lavoro ''manca per tanti giovani'', specialmente nel Mezzogiorno. ''Le angosce si annidano nelle famiglie per le difficoltà che sottraggono futuro alle ragazze e ai ragazzi''. ''La perdita di occupazione, l'esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti ai servizi sociali fondamentali'' sono punti di ''un'agenda esigente'' su cui sarà misurata ''la vicinanza delle istituzioni al popolo''.

Occorre ''alimentare l'inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa'', attraverso il ''consolidamento finanziario'' e ''una robusta iniziativa di crescita''. Il piano proposto da Mattarella ''va articolato innanzitutto a livello europeo''. Nel corso del semestre europeo di presidenza italiana dell'Ue, che si è appena concluso, il governo ''ha opportunamente perseguito questa strategia''.

Nel Paese esistono energie che attendono di esprimersi

''Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente''. Mattarella sottolinea il ruolo dei giovani che ''coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito''. Ma anche le imprese, piccole medie e grandi, che, ''tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali''.

La pubblica amministrazione, osserva il presidente, '' possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali'' adeguandosi alle sensibilità dei cittadini, che ''chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni''. Negli uffici pubblici si devono riflettere ''con fiducia i volti degli italiani'', dei giovani ''che cercano lavoro e di chi il lavoro lo ha perduto. Il volto di chi ha dovuto chiudere un'impresa e quello di chi continua a investire nonostante la crisi''.

Non servono ''generiche esortazioni'' a guardare al futuro ma piuttosto la tenace mobilitazione di tutte le risorse della società italiana per ''ridare al paese un orizzonte di speranza''. In questa direzione, sottolinea Mattarella, deve essere concentrato ''l'imegno di tutti'', perchè la speranza che non deve rimanere ''un'evocazione astratta'' ma un obiettivo concreto da raggiungere ricostruendo ''quei legami che tengono insieme la società''.

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