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Nuovo appello di Mattarella, l'Europa può assorbire arrivo migranti

11 maggio 2015 | 20.31
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Il Presidente della Repubblica in visita in Spagna: se l'Europa "non interviene presto per migliorare le condizioni dei Paesi da cui partono i migranti, avremo in futuro ben altre ondate". Sulla Libia: "Attendiamo le direttive delle Nazioni Unite non si può far nulla che sia contro i libici, ma occorre il loro consenso"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il re di Spagna Felipe VI
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il re di Spagna Felipe VI

L'Europa può e deve accogliere gli immigrati che arrivano in Italia ma che cercano riparo in tutto il Vecchio Continente e deve aiutare i Paesi da dove provengono per evitare in futuro di dover fare i conti con ondate ben più rilevanti. In visita in Spagna, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lancia un nuovo appello all'Unione europea e sollecita anche l'Onu a trovare una soluzione per pacificare la Libia, che può diventare la base per formazioni terroristiche e costituire così una minaccia per l'intero Vecchio continente. Tutto ciò senza atti ostili nei confronti di Tripoli.

C'è un dato, afferma il Capo dello Stato, che "credo nessuno possa ignorare in Europa: le migliaia e migliaia di persone che arrivano sulle rive d'Italia arrivano cercando in realtà le rive d'Europa e questo è un problema che riguarda l'intera Europa e non soltanto l'Italia. Si tratta d'altronde di numeri di migrazioni contenuti, che l'Europa può assorbire senza alcuna difficoltà, senza pesi nè traumi".

Se l'Europa "non interviene presto per migliorare le condizioni dei Paesi da cui partono i migranti -ribadisce poi il Capo dello Stato- avremo in futuro ben altre ondate migratorie, di quello occorre preoccuparsi". Quanto all'ipotesi che alcune nazioni dell'Ue si oppongano ad accogliere quote di immigrati, "non conosco veti, so che nell'Unione si sta affrontando questo tema e che il presidente Juncker lo stia affrontando con chiarezza e determinazione".

"Tutta questa attività internazionale, e dell'Unione e all'Onu, fa ben sperare -prosegue Mattarella- Sembra che sia cresciuta molto la coscienza collettiva dentro l'Unione e dentro la comunità internazionale, speriamo dia un frutto adeguato. Io sono fiducioso, perchè credo che nessuno possa nascondersi quanto sia importante, per l'Europa innanzi tutto, far vedere che all'altezza del proprio ruolo. Non potrebbe fare a meno di affrontare in maniera intelligente, guardando al futuro, anche quello più lontano, il tema delle migrazioni e il tema che chiama all'esigenza di aiutare i Paesi da cui nascono le spinte migratorie, perchè migliorino le loro condizioni, perchè soltanto questo potrà evitare in un futuro non lontano ondate migratorie molto più imponenti".

E qui il riferimento più immediato va alla Libia. "Attendiamo le direttive delle Nazioni Unite", sottolinea il Capo dello Stato, e "non si può far nulla che sia contro i libici, ma occorre il loro consenso". Dopo le decisioni dell'Onu, l'Italia è pronta "ad aiutare in ogni maniera possibile, naturalmente in maniere concordate e autorizzate dall'Onu", la Libia, evitando che "rischi di diventare la base di alcune formazioni terroristiche", il che rappresenterebbe "una minaccia gravissima per tutta l'Europa".

"Mi aspetto -dice ancora il Capo dello Stato- che l'Onu, sapendo che è decisiva l'azione del suo mediatore in Libia, Bernardino Leon, lo aiuti anche con una risoluzione, che consenta, in aiuto ai libici, di far ritornare quel Paese in una condizione di ordine. Occorre che si ponga fine ad una condizione di assenza di Stato e di guerra civile, anzitutto nell'interesse dei libici, che hanno diritto di vivere in uno Stato senza guerra civile". Poi "nell'interesse della civiltà internazionale, per stroncare il traffico di esseri umani che tanti svolgono in maniera assolutamente ignobile, ma anche per evitare che la Libia rischi di diventare la base di alcune formazioni terroristiche".

Infine nessun commento sull'ipotesi di un blocco navale: "Gli obiettivi sono salvare vite umane, impedire che avvengano tragedie come quelle di qualche settimana addietro, sconfiggere i trafficanti di esseri umani, aiutare la Libia a trovare una condizione di tranquillità e aiutare i Paesi da cui nascono le ondate migratorie a migliorare le proprie condizioni. Gli strumenti sono nelle mani dei governi".

La visita a Madrid di Mattarella è iniziata al Palazzo della Moncloa con l'incontro con il presidente del governo, Mariano Rajoy. Il Capo dello Stato si è quindi recato a Palazzo Reale, dove è stato accolto dal Re di Spagna Felipe VI. Al termine del colloquio il Presidente della Repubblica ha partecipato alla colazione offerta dal Re.Prima di partire per Roma il Presidente Mattarella ha incontrato una rappresentanza di personalità italiane e spagnole e il personale dell'Ambasciata alla residenza dell'Ambasciatore italiano a Madrid.

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