E' un omaggio a Sophie Taeuber-Arp, architetto, coreografa, ballerina, textile designer, pittrice e scultrice quello che Ian Griffiths tratteggia per la fall winter 2022 di Max Mara, immaginando un guardaroba per la modernista che ha saputo dare, anche agli oggetti di uso quotidiano, un senso di magia e mistero. In passerella tutte le sfumature di un arazzo di Sophie Taeuber-Arp, in un gioco di contrasti di mini e maxi, micro e macro, skinny e oversize.
I cuissard in maglia di lana con suola in gomma, diventano stivali e leggings con imbottiture anatomiche, le stesse dei maglioni in mohair abbinati a microgonne in nylon trapuntato. Le gonne sono mini o lunghe a campana, da mixare con un maglione dolcevita aderente e una balaclava.
Tasche, zip e spacchi si arrampicano sui look, le cerniere chiudono giacche sartoriali e cappotti maschili, conferendo alla collezione una dimensione dadaista. Non a caso Sophie Taeuber-Arp incontrava ogni sera al Cabaret Voltaire di Zurigo i dadaisti Wassily Kandinsky, Paul Klee, Giorgio de Chirico, Max Ernst e Guillaume Apollinaire. Protagonisti assoluti della stagione fredda i cappotti. Lunghi o corti, sottolineano nuove silhouette slouch e swagger. Immancabile, il Teddy Bear Coat che si porta ora con una tunica, ora con una gonna lunga o sopra un audace paio di shorts. (di Federica Mochi)