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Vela: Sirena, New Zealand batta Oracle per ridare credibilità ad America's Cup

08 marzo 2016 | 18.25
LETTURA: 4 minuti

Oracle Team Usa e Emirates Team New Zealand (Foto Afp) - AFP
Oracle Team Usa e Emirates Team New Zealand (Foto Afp) - AFP

"Sarebbe bello cercare di portare via la Coppa America a Oracle, e provare a ridare un vecchio splendore. Noi con Team New Zealand abbiamo un team molto forte e competitivo e ce la possiamo giocare. Sicuramente qualcuno ci può riuscire, altrimenti non lo faremmo". Lo skipper di Team New Zealand, Max Sirena, è pronto a battere sul campo di regata il team statunitense di Oracle per ridare anche splendore e credibilità ad una manifestazione che ha perso molto del suo fascino.

"Tornare ai monosmoscafi? Sono molto più vicini all'immaginario del velista ed è quindi normale che la maggior parte dei velisti preferiscano i monoscafi per il fatto che siamo cresciuti e abituati a navigare su barche del genere. La cosa più problematica è che sicuramente la Coppa America negli ultimi anni ha perso un po' di credibilità e questo credo sia l'aspetto un po' più negativo della Coppa America di oggi, indipendentemente dalla barca che si utilizza", sottolinea Sirena all'Adnkronos.

"Alla fine è una barca a vela, che sia un catamarano o un monoscafo comunque parliamo di una barca a vela. Il problema principale è quello di ridare credibilità ad un evento, che è il più antico al mondo, e che aveva portato tanti appassionati o tanti nuovi ad appassionarsi alla vela, con Luna Rossa, con il Moro di Venezia, con Azzurra, quindi credo ci sia un po' di nostalgia e sarebbe bello cercare di riportare la Coppa ai vecchi splendori", aggiunge il velista italiano. Secondo l'ex skipper di Luna Rossa la Coppa America "ha perso molto interesse un po' per il ritiro di Luna Rossa, che non era solo un team ma era un brand internazionale, tutti sapevano chi o cosa fosse Luna Rossa e il modo in cui è uscita ha fatto sicuramente scalpore, perché è uscita per una giusta causa, e questo sicuramente ha dato fastidio a molti ed ha creato un po' di nostalgia nel nostro sport".

Sulle regate della Louis Vuitton America's Cup World Series, Sirena non si sbilancia. "Adesso si partecipa ad un circuito di regate con barche monotipo che sono diverse da quelle che utilizzeremo in Coppa America e il valore reale dei team si noterà credo più avanti, quando effettivamente le barche che parteciperanno alla Coppa saranno in acqua. E' importante far bene a queste regate di avvicinamento, però sarà più importante avere la barca più veloce in Coppa America", aggiunge lo skipper di Team New Zealand che fa poi un parallelo con la F1 e un riferimento al calcio.

"Stiamo tutti lavorando per quello, è un po' come quando si fanno i test in Formula Uno e tutti iniziano fare i commenti, ma alla fine i test sono importanti ma non ti dicono mai il valore effettivo di un team fino a quando non parte la prima gara. Anche in F1 hanno cambiato già tre volte le qualifiche prima di iniziare e non è detto che non cambi di nuovo. Il problema e che il calcio ha orientato tutti gli altri sport nel cercare di diventare più televisivi possibili, uno show, e quando si inizia a tralasciare un po' l'aspetto sportivo per quello scenografico e televisivo sicuramente qualcosa viene a mancare, quindi cambiano un po' i valori e le priorità e nelle fasi iniziali del processo può creare problemi".

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