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McDonald's: in crisi negli Usa, da noi 'salvato' da made in Italy

25 marzo 2015 | 19.14
LETTURA: 3 minuti

L'orario h24 in molti 'ristoranti' spinge l'occupazione, entro 2015 mille lavoratori in più. Paga la scelta di fondere nei suoi menu il classico panino all'americana con gli ingredienti della dieta mediterranea

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McDonald's soffre negli Stati Uniti ma 'resiste' alla crisi in Italia. A differenza di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, dove il colosso del fast food sta registrando un periodo decisamente negativo dopo decenni di dominio, tanto da arrivare a sostituire dopo appena tre anni l'ad Don Thompson con Steve Easterbrook, il franchise italiano si muove in controtendenza. Sta portando avanti una campagna di assunzioni che prevede, entro la fine del 2015, altri 1.000 lavoratori in più nei ristoranti distribuiti lungo tutto il territorio, che si aggiungono agli altri 2.000 già assunti nel biennio 2013-2014 e che fanno parte di un piano che era stato annunciato tre anni fa.

A spingere McDonald's Italia è probabilmente l'innovazione che la catena di ristoranti porta avanti, fondendo nei suoi menu il classico panino all'americana con gli ingredienti della dieta mediterranea, così da strizzare l'occhiolino ai consumatori italiani che sul cibo sono sicuramente più esigenti se paragonati agli americani. Un'innovazione che ha portato a fine 2014 alla nascita negli anni dei due panini McItaly Chianina e McItaly Marchigiana, entrambi con carni italiane al 100%.

E l'anno prima la catena aveva lanciato Gran Chianina e Gran Piemontese, andati letteralmente a ruba: 2 milioni di panini venduti in poche settimane. E poi, ciliegina sulla torta, la presenza in qualità di sponsor con tanto di padiglione ristorante in occasione dell'Expo 2015 di Milano che prenderà il via il 1 maggio.

Il successo del marchio in Italia non è però così scontato: il debutto è avvenuto nel 1985 a Bolzano, l'anno dopo è stata la volta di Roma. Ventinove anni dopo ha superato quota 500 ristoranti che danno lavoro quasi a 20.000 persone. Ma nel tempo le pressioni degli attivisti, soprattutto dal versante ecologista, e in alcuni casi la burocrazia, hanno portato alla chiusura di alcuni locali storici, tra cui quelli di Milano nella Galleria Vittorio Emanuele II.

Stessa sorte è toccata a quelli di Roma in piazza della Rotonda nel 2011 e nel 2013 in piazza della Repubblica, ma di sicuro la storia che suscitò più interesse, tanto da ispirare un film con Lino Banfi, Renzo Arbore e Michele Placido, è stata quella di Altamura. Nel 2002 aprì un punto vendita in quella che viene chiamata 'la città del pane': è durato solamente quattro anni e chiuse i battenti a causa della concorrenza di un panificio locale, situato a pochi metri, che vendeva focacce tipiche del posto.

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