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Medici milanesi contro nuovo Giuramento, dannoso perché elimina concetto di ‘alleanza terapeutica’

19 giugno 2014 | 11.49
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Medici milanesi contro nuovo Giuramento, dannoso perché elimina concetto di ‘alleanza terapeutica’

(Adnkronos Salute) - Il nuovo Giuramento dei medici italiani? “E’ inutile, dannoso e pericoloso. Minaccia l’indipendenza della categoria e rischia di aprire la porta a ‘derive’ come il caso Stamina, o addirittura alle follie di eventuali, futuri regimi totalitari”. A guidare la ‘rivolta di Ippocrate’ sono i camici bianchi di Milano, che nella riunione del Consiglio direttivo dell’Ordine provinciale hanno deciso all’unanimità di mantenere il vecchio Giuramento professionale del 2006, rifiutandosi di adottare il nuovo testo proposto dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici), “non vincolante - precisano - per i 106 Ordini provinciali che comunque sono chiamati a votare delibere di recepimento”. Ebbene “noi non ci stiamo - spiega all’Adnkronos Salute Roberto Carlo Rossi, presidente di Omceo Milano - E non siamo i soli a pensarla così: anche l’Ordine di Bologna manterrà il Giuramento 2006, e quello di Ferrara ci sta pensando”.

Rossi aveva già espresso contrarietà per le novità proposte dalla Fnomceo, e oggi lo ribadisce: “Non capiamo perché si sia voluto mettere mano al Codice deontologico e al Giuramento del 2006 con una discussione frettolosa”. Ma mentre sul nuovo Codice l’Ordine milanese sta ancora valutando il da farsi insieme ai propri legali, per capire se ricorrere al Tar contro il testo come ha annunciato l’Ordine bolognese (posizione condivisa anche gli Ordini di Ferrara, Massa Carrara e Lucca), sul nuovo Giuramento la decisione è stata presa: “Diciamo fermamente no, ci teniamo il vecchio Giuramento e su quel testo continueremo a far giurare i nostri giovani medici”.

Se è vero che il riferimento a Ippocrate di Kos, considerato il padre della medicina moderna e del Giuramento dei medici, “era scomparso già da anni” nel testo al quale fanno riferimento i camici bianchi dei giorni nostri, puntualizza il presidente dell’Ordine meneghino, “riteniamo in ogni caso che il Giuramento del 2006 sia molto più rispondente ai veri doveri deontologici della nostra professione”.

Secondo i medici milanesi il nuovo Giuramento è “dannoso perché elimina il concetto di ‘alleanza terapeutica’, sostituendolo con una più generica ‘relazione di cura’”. E poiché “impone al medico non di avere particolari ‘doti morali’, ma solo di osservare le regole deontologiche”, il testo diventa anche “totalmente inutile”. Ma soprattutto è “pericoloso - avverte l’Omceo provinciale - perché taglia drammaticamente il nodo gordiano dell’eventuale dissidio tra norme giuridiche e norme deontologiche”.

“Se infatti con il vecchio Giuramento il medico si impegnava a ‘prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione’, in quello nuovo quest’ultimo passaggio viene tolto: ora il medico s’impegna solo a ‘prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della professione’”. Un testo “più rassicurante, ma sicuramente meno eticamente vincolante. E’ un ‘taglio’ che contesto fermamente”, attacca Rossi.

Con il nuovo testo, incalza, il messaggio che rischia di passare è che “il medico deve sempre essere asservito agli ordini dei poteri forti e costituiti e non può, non deve, mai disturbare il manovratore. Anche quando, come nel caso delle sentenze di tribunale che incredibilmente hanno autorizzato la somministrazione del misterioso e cosiddetto trattamento Stamina, si mette in discussione la salute delle persone”. Così finisce che “un medico che si opponesse agli ordini di un giudice o di un funzionario, quando sono palesemente sbagliati o comunque contrari alla deontologia medica, sarebbe sanzionabile”. Attenzione, ammonisce il presidente milanese: “Oltre al caso recente di Stamina, non viene in mente che nel momento in cui si afferma che si deve accettare di eseguire un trattamento solo perché viene ordinato di farlo, anche qualche sciagurato medico asservito ai regimi del Ventennio del Secolo breve, avrebbe titolo per scagionarsi storicamente dagli immondi crimini commessi?”.

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