Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) - (Embargo alle 01.00 di domani) - Quando si è alle prese con il controllo della pressione, trovarsi davanti a un medico può giocare brutti scherzi. A confermare e quantificare l''effetto camice bianco' è un'analisi dei ricercatori dell'Università di Exeter (GB), pubblicata sul 'British Journal of General Practice'. I medici, spiegano gli studiosi, registrano regolarmente livelli di pressione arteriosa che sono significativamente più elevati rispetto a quelli i registrati dagli infermieri. Anzi, la revisione sistematica condotta dal team ha scoperto che i valori presi dai dottori sono più alti di 7/4mmHg rispetto a quando gli stessi pazienti sono testati da infermieri.
Per Christopher Clark dell'University of Exeter Medical School questi risultati dovrebbero portare a cambiamenti nella pratica clinica. "I medici devono continuare a misurare la pressione del sangue come parte della valutazione di un malato o per un check-up, ma non quando le decisioni cliniche sul trattamento della pressione dipendono dall'esito del controllo. La differenza che abbiamo notato è sufficiente per far finire alcuni pazienti oltre la soglia di trattamento della pressione alta, e farmaci inutili possono portare ad effetti collaterali indesiderati".
Non solo. Ad alcuni pazienti potrebbe essere chiesto senza motivo di continuare a monitorare la propria pressione a casa, "cosa che può causare ansia". Queste misure non appropriate "potrebbero essere evitate semplicemente facendo misurare la pressione da un operatore che non sia un medico". (segue)