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Medicina: flop test sangue di mamma, feti 'malati' erano sani

31 marzo 2014 | 10.26
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Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) - Un'analisi del sangue che può portare le future mamme a interrompere la gravidanza a causa di anomalie "inesistenti. I test di screening del Dna fetale nel sangue materno per verificare le anomalie nel feto non sembrano funzionare. Sono troppi i falsi positivi. Salviamo le vite di quei bambini che erroneamente vengono considerati portatori di sindrome di Down: molte donne possono decidere di interrompere la gravidanza solo sulla base di questo test". A lanciare l'allarme è Claudio Giorlandino, ginecologo presidente della Fondazione Altamedica per lo studio delle patologie della madre e del feto.

L'esperto solleva all'Adnkronos Salute la questione dell'attendibilità di questi test di screening "nati per evitare o ridurre il ricorso a esami invasivi come amnio e villocentesi". Al centro delle polemiche test "che si fanno a 11 settimane, al costo di 800-900 euro, attraverso il prelievo di sangue materno che di solito viene inviato all'estero. Prescindendo da tutte le considerazioni scientifiche pro e contro tali test, sento il dovere etico di riferire la mia esperienza che, da sospetto, è divenuta allarme per quel che ho potuto documentare - afferma il ginecologo - Un allarme che presento come persona informata dei fatti sia all'opinione pubblica che alle autorità competenti che volessero prenderne visione".

"Negli ultimi mesi si sono rivolte a me 8 gestanti che avevano avuto un test positivo per patologia fetale, prevalentemente da un unico centro di genetica, dopo essere state sottoposte a questi test di screening - spiega Giorlandino - Ho eseguito il test di conferma con amniocentesi o villocentesi riscontrando, con sbigottimento, che in 6 casi non venivano confermate le patologie: 5 feti sono risultati sani e su uno, verosimilmente anche sano, sono ancora in corso verifiche". (segue)

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