Roma, 26 feb, (Adnkronos Salute) - La tecnologia contro un disturbo affascinante e singolare. Medici svedesi hanno ideato un nuovo modo di trattare le persone che hanno subìto un'amputazione, ma provano ugualmente dolore all'arto cosiddetto 'fantasma'. Un fenomeno sperimentato da quasi tutti coloro che hanno perso un braccio o una gamba: è una sensazione che può manifestarsi con prurito o dolore anche molto forte, generata dal cervello, convinto che l'arto sia ancora lì. La causa esatta non è nota, ma si ritiene che nervi recisi dell'arto continuino a comunicare con il cervello.
Ebbene gli esperti della Chalmers University of Technology, utilizzando la realtà virtuale generata da un computer, hanno testato un nuovo sistema su un paziente, il 73enne Ture Johanson, che non ha più il suo braccio destro da 48 anni, ma che ancora oggi soffre di questo disturbo. In pratica il paziente può vedere e muovere un braccio virtuale, che viene controllato dal suo moncone e che attraverso i segnali elettrici provenienti dai muscoli si muove in tempo reale sullo schermo.
Johanson - riporta la 'Bbc news' on line - assicura che il suo dolore si è ridotto drasticamente grazie al nuovo programma, che ora usa regolarmente a casa. Il paziente 'zero' del team svedese ha notato anche altri vantaggi: ora percepisce che la sua mano 'fantasma' è in una posizione di riposo, piuttosto che in un pugno chiuso. Secondo gli esperti il metodo funziona perchè "vengono riattivate le aree del cervello necessarie per dare impulsi di movimento al braccio amputato. Il paziente ottiene un feedback visivo che inganna il cervello facendogli credere che ci sia un braccio che sta eseguendo i comandi motori". Il sistema potrebbe essere utilizzato anche come aiuto nella riabilitazione di persone che hanno avuto un ictus o con lesioni del midollo spinale.