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Medicina: Italia cenerentola Ue per impianti udito, obiettivo +15% in 2 anni (2)

16 maggio 2014 | 15.44
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(Adnkronos Salute) - "Il loro limite, quindi - prosegue Filipo - è strettamente correlato al danno anatomico: più si aggrava, più si perde la capacità di modulare la sensazione uditiva, alcuni suoni diventano troppo intensi e la parola viene percepita in modo distorto. Le più recenti tecnologie legate all'impianto cocleare permettono di risolvere questo aspetto critico poiché, stimolando direttamente le terminazioni nervose, ripristinano in modo fisiologico la capacità percettiva, senza alcuna distorsione acustica".

"Rispetto ai nuovi trend l'Italia, considerando il rapporto di impiantati per numero di abitanti - fa notare - rimane oggi sotto la Francia e la Germania. Oggi nel nostro Paese si realizzano tra i 900 e i 1.000 impianti cocleari l'anno, mentre ci sarebbe bisogno di almeno un terzo in più di interventi. L'obiettivo quindi è quello di ridurre il gap con questi Paesi. Esiste infatti la possibilità di aprire a indicazioni innovative che rappresentano un importante futuro nel trattamento della sordità. Mi riferisco a pazienti che, in condizioni di ascolto ottimali - aggiunge l'esperto - traggono scarsi benefici dalle protesi e si trovano in grande difficoltà in ambiente acusticamente sfavorevole, come situazioni quotidiane in cui ci si trova frequentemente: scuola, strade, stazioni, ristoranti, locali affollati, meeting e riunioni".

"Questi pazienti - sottolinea - sono affetti da una perdita uditiva bilaterale che molti definiscono come sordità asimmetriche: in altri termini, sono quei casi in cui da una parte vi è una sordità medio-grave e dall'altra una sordità grave o grave-profonda. L'esperienza di ormai molti clinici e autori in questo campo ha risolto il deficit percettivo applicando dal lato migliore la protesi acustica e nell’orecchio contro laterale (il 'peggiore') l'impianto cocleare. L'aspetto innovativo in questo campo avviene non solo da queste indicazioni, ma anche dalla nuova possibilità che l'impianto dialoghi attraverso un sistema bluetooth con la protesi acustica". Oggi gli impianti cocleari hanno "raggiunto forme esteticamente quasi perfette attraverso la ricerca della massima miniaturizzazione possibile, anche grazie alla possibilità di nascondere il ricevitore in zone del capo al di sopra dell’orecchio, nascosto in mezzo ai capelli. Il nostro obiettivo è diffondere le nuove linee guida in primis fra gli otorinolaringoiatri e gli addetti ai lavori (audiometristi, audioprotesisti, logopedisti) e arrivare alla popolazione".

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