Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - In Europa le malattie cerebrali colpiscono oltre un terzo della popolazione, pari a circa 165 milioni di persone, e costano circa 798 miliardi di euro l'anno. Sono le ultime, impressionanti stime (2010) dell'European Brain Council (Ebc), un coordinamento formato da organizzazioni europee di neurologia, neurochirurgia, psichiatria, ricerca di base sul cervello (neuroscienze), nonché da organizzazioni di pazienti e aziende farmaceutiche e biotech. L'Ebc promuove l'Anno europeo del cervello per il 2014 e partecipa al convegno 'Brai.ns' al via domani a Barcellona.
Nella definizione di 'malattie cerebrali' rientrano tutte le patologie che affliggono il cervello, il midollo spinale e i nervi periferici. Include sia le malattie neurologiche, che quelle psichiatriche. Secondo uno speciale 'orologio' attivo sul sito dell'Ebc e aggiornato in tempo reale, al 12 febbraio i costi della malattie cerebrali maturati da inizio 2014 risultano già pari a oltre 93 miliardi di euro. Ma in generale, stima l'Ebc, aumenteranno considerevolmente nei prossimi anni a causa dell'invecchiamento della popolazione europea.
I disturbi dell'umore - tra cui ansia, depressione maggiore e disturbo bipolare - sono le malattie più costose: richiedono risorse pari a 113 miliardi di euro ogni anno, per oltre 33 milioni di malati. La demenza è la seconda in classifica, con 105 miliardi di euro. Le malattie neuromuscolari sono quelle che hanno il costo maggiore per paziente: 30.052 euro l'anno, e in particolare ogni malato di sclerosi multipla costa di 26.974 euro. Mal di testa e disturbi del sonno assorbono solo 285 e 348 euro a paziente, rispettivamente, ma c'è un vero e proprio 'esercito' di persone colpite in Europa: 152 milioni soffrono di mal di testa ed emicrania ogni anno, mentre 44,9 milioni lottano con i problemi di sonno. Un modo per cercare di ridurre il fardello rappresentato dalle patologie cerebrali è quello di intensificare la ricerca, evidenziano gli esperti. E un maggior impegno negli studi fornirebbe anche una migliore conoscenza delle normali funzioni cerebrali come le emozioni, l'aggressività, la capacità d'apprendimento e la memoria. Anche a questo scopo viene organizzato il 'Brai.Ns 2014', sostenuto da Novartis, che vede la partecipazione di oltre 450 specialisti internazionali.
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