Controllare il diabete con un dispositivo che monitora in tempo reale la glicemia può contribuire a una migliore gestione della patologia con conseguenti benefici per il paziente e riduzione dei costi della malattia per il Servizio sanitario nazionale. Lo ha dimostrato lo studio, con dati di pazienti diabetici della Regione Toscana, condotto da Vihtali (Value in health technology and Academy for leadership and innovation), spin-off dell'Università Cattolica Campus di Roma, in collaborazione con l'Agenzia regionale di sanità della Toscana e promosso da Abbott.
"Il dispositivo, 'Flash Glucose Monitoring', può far risparmiare al paziente in media 1.600 euro all'anno, passando da una spesa annua di 7.153 euro a una di 5.533. Il risparmio che si potrebbe ottenere è pari a circa il 23% della spesa media annua per paziente", emerge dalla ricerca. I risultati sono stati presentati oggi durante il webinar 'La gestione value-based della persona con diabete attraverso l'utilizzo di strumenti di monitoraggio innovativi', promosso da Vihtali.
"Circa 3,2 milioni di persone in Italia sono affette da diabete (5,4% della popolazione). L'incidenza della malattia è maggiore se si considera la sola popolazione al di sopra dei 65 anni - hanno ricordato gli esperti - Il diabete in Italia costa oltre 20 miliardi di euro l'anno, 9 miliardi per spese dirette (farmaci, ospedalizzazioni e assistenza) e 11 miliardi per spese indirette (perdita di produttività e spese a carico del sistema previdenziale)". Il progetto ha analizzato le potenziali ricadute economiche dell'uso del sistema di monitoraggio 'flash' in un contesto realistico, su persone con diabete in trattamento insulinico multi-iniettivo in Toscana e i principali risultati sono stati pubblicati sul sito dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane.
"I pazienti con diabete in trattamento insulinico che utilizzano il sistema Flash Glucose Monitoring - ha spiegato Andrea Giaccari, responsabile Centro malattie endocrine e metaboliche Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e professore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia traslazionale dell'Università Cattolica, che ha preso parte al progetto - sono seguiti meglio, hanno migliori esiti di salute e costituiscono una voce di spesa inferiore per il Ssn nella gestione della loro malattia".
Lo studio ha esaminato alcuni esiti di salute, l'aderenza alle linee guida, i ricoveri in ospedale e gli accessi in pronto soccorso di tutte le persone con il sistema Flash Glucose Monitoring di alcune province Toscane (610 persone), confrontate con eguale numero di persone, comparabili per età e fragilità, con identica terapia per il diabete ma senza il sistema flash. "Anche se lo studio non ha potuto analizzare i parametri clinici (come emoglobina glicosilata o presenza di complicanze - ha precisato Giaccari - ha però permesso di raccogliere e confrontare gli esiti più importanti delle due popolazioni, come i ricoveri in ospedale e gli accessi in pronto soccorso, ma anche i costi per farmaci e l’aderenza alle linee guida".
"Con risultati inattesi - ha raccontato Mario Braga, direttore generale dell'Ars Toscana: le persone con il sistema Flash Glucose Monitoring, ad esempio, hanno avuto un tasso di ricoveri ordinari in ospedale inferiore per oltre il 30% in un anno, ma anche un sesto in meno degli accessi in pronto soccorso". Inoltre, i pazienti con dispositivo incidono in modo minore su altre voci di spesa: "Il costo dei farmaci a erogazione diretta risulta quasi dimezzato (885 contro 1408 euro), si riduce anche il costo dei farmaci a erogazione indiretta (757 contro 851), ma soprattutto la spesa territoriale (1988 contro 2537)", ha osservato Paolo Francesconi, direttore del settore sanitario dell'Osservatorio di epidemiologia dell'Ars Toscana.
"E' chiaro che si tratta di uno studio retrospettivo - ha puntualizzato Giaccari - e quindi non può dimostrare un rapporto di causa-effetto. Lo studio, però, suggerisce fortemente che una maggiore consapevolezza della malattia, unitamente all'uso del sistema Flash Glucose Monitoring, si associ a un significativo guadagno di salute". E "correla anche con un guadagno economico - ha evidenziato Alessandro Campana, responsabile Vihtali del progetto - Il costo del dispositivo (circa 70 euro al mese) è di gran lunga inferiore ai risparmi associati al suo utilizzo".
I pazienti coinvolti nello studio sono stati 2.779. Di questi, gli effettivi in trattamento con il sistema Flash Glucose Monitoring erano 337, pari a circa il 12% dei pazienti diabetici toscani. "L'analisi condotta, il cui particolare valore risiede nella disponibilità di dati di 'real practice' clinica - ha affermato Americo Cicchetti, direttore dell'Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei sistemi sanitari) dell'Università Cattolica, Campus di Roma e responsabile scientifico del progetto - conferma l'ipotesi di ricerca, ovvero un miglior impatto in termini di esiti clinici nel paziente che utilizza il dispositivo per il monitoraggio flash del glucosio interstiziale. La maggiore consapevolezza rispetto alla condizione di salute permette il raggiungimento di una qualità della vita più elevata, riscontrabile indirettamente mediante un minore ricorso a prestazioni erogate da parte del Ssn. Tale trend impatta positivamente sul costo medio di gestione di tali pazienti rispetto a coloro che sono gestiti senza l'utilizzo del sistema Flash Glucose Monitoring".
"Considerando l'evidenza riscontrata dalla realizzazione della presente analisi in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da scarsità di risorse per il Ssn - ha concluso il direttore Altems - è auspicabile un incremento del tasso di ricorso a tecnologie sanitarie innovative, come quella rappresentata dal sistema Flash Glucose Monitoring per il monitoraggio del glucosio 'on demand' nei pazienti diabetici, che consentano di ottenere un 'saving' nella gestione di specifiche patologie e di rispondere in maniera più efficiente ai bisogni di salute della popolazione generale. Questo studio si configura come un primo benchmark utile per i policy maker responsabili dell'allocazione efficiente delle risorse destinate al Ssn, con l'auspicio che la realizzazione di ulteriori analisi possano costituire un supporto aggiuntivo alla determinazione di politiche allocative value-based".
Ma come funziona il sistema Flash Glucose Monitoring'? "Misura e memorizza automaticamente e continuamente i livelli di glucosio interstiziale, giorno e notte, attraverso un microscopico filamento connesso a un piccolo sensore, mantenuto in sede con un piccolo cerotto. Il sensore aggiorna il risultato del livello di glucosio ogni minuto, e memorizza fino a 8 ore di dati a intervalli di 15 minuti fino a un massimo di 2 settimane", ricordano gli autori dello studio.
"I dati - concludono - possono essere trasmessi a un piccolo dispositivo esterno o, a scelta, al proprio cellulare. Gli stessi dati possono essere caricati sul Cloud e, rispettando la privacy, essere analizzati dal diabetologo da remoto. Non ha bisogno di calibrazioni, quindi chi lo usa può interrompere la misurazione della glicemia capillare, a meno di diversa indicazione del medico".