(Adnkronos Salute) - Per Egidio Archero, presidente di Fand (Associazione italiana diabetici), "molti sono i passi ancora da compiere per un corretto approccio alla gestione della malattia, soprattutto per quanto riguarda l'autocontrollo. Fondamentale è l'educazione terapeutica utile non solo a promuovere uno stile di vita sano e corretto della persona con diabete, ma anche a sottolineare il ruolo centrale dell'automonitoraggio della glicemia. Un aiuto possono darlo anche nuove tecnologie e innovazioni che possano venire incontro ai bisogni".
Dall'indagine risulta infatti che il 69% degli intervistati è preoccupato di incorrere in episodi di ipo e iperglicemia per un malfunzionamento del glucometro, mentre il 46% considera un problema la mancanza di controllo durante la notte.
"Sicuramente la strada da percorrere è una più attenta personalizzazione e, in questo senso, la tecnologia ci può dare una mano, attraverso sistemi di monitoraggio innovativi", conferma Emanuele Bosi, del Dipartimento di endocrinologia e diabetologia dell'università Vita-Salute, Irccs San Raffaele di Milano. Più di un paziente su due, infatti, sogna per il futuro uno strumento che coniughi controllo e libertà. Per venire incontro a questa esigenza Abbott sta sviluppando una nuova tecnologia di sensori che utilizza l'Agp (Ambulatory Glucose Profile), un sistema user-friendly di elaborazione e lettura dell'andamento glicemico giornaliero. Il lancio in Europa è previsto entro la fine del 2014. "L'Agp e l'innovativa tecnologia dei sensori - conclude Bosi - consentiranno un più avanzato approccio sistematico e rappresenteranno la prossima nuova frontiera nella gestione del diabete".
