Utile in forte crescita nel primo semestre per Mediobanca. L'istituto chiude la prima meta' del 2013-14 con un utile netto di 304,7 mln, più che raddoppiato rispetto ai 123,8 mln del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e superiore al consensus delle previsioni degli analisti, attestato a 285 mln.
Nel secondo trimestre l'utile sale a 133,5 mln, in netto aumento dai 14,8 mln del secondo trimestre 2012-13. Alla base dell'impennata della redditività è il contributo del portafoglio azionario, grazie alle cessioni effettuate nel corso del semestre, per complessivi 512 mln e utili per 152 mln. Le dismissioni hanno riguardato Gemina, Saks e Rcs Mediagroup tra le quotate; tra le azioni non quotate si segnala lo smobilizzo del prestito soci Telco, concambiato con azioni Telefonica poi cedute sul mercato. L'operazione nel complesso ha generato utili per 67,2 mln. Sostiene la redditività anche il crescente apporto della principale partecipata, le Assicurazioni Generali.
L'utile netto della capogruppo sale a 101 mln, rispetto ad una perdita di 21,2 mln. Rafforzati i coefficienti patrimoniali, con il Core Tier 1 all'11,9%, dall'11,7% di giugno 2013. Il margine di intermediazione, i ricavi dell'attività bancaria, cala nel semestre a 875 mln (-4,5%); sulla flessione dei ricavi incide soprattutto la forte diminuzione (-85%) dei proventi di tesoreria, che risentono della debolezza dei titoli a reddito fisso. Calano anche i costi di struttura, a 370 mln (-1,5%). Aumentano le rettifiche su crediti, a 302 mln (+29,7%); calano (-74%) le rettifiche su altre attività finanziarie.
