L'assemblea del patto di sindacato di Mediobanca ha autorizzato la Financiere du Perguet, che fa capo all'imprenditore bretone Vincent Bollore', a salire dal 6 all'8% del capitale. Lo si apprende da fonti vicine al sindacato. Di conseguenza, se Bollore' salira' alla soglia consentita, il patto dovrebbe salire dall'attuale 30 per cento circa del capitale al 32.
Contemporaneamente il patto ha abbassato la soglia sotto la quale il patto decade, dal 30 per cento al 25, per avere una maggiore liberta' di manovra, anche se nessun socio ha manifestato la volonta' di uscire. I soci dell'accordo hanno anche confermato l'attuale direttivo del patto, presieduto da Angelo Caso' e composto anche da Tarak Ben Ammar, Gilberto Benetton, Vincent Bollore', Ennio Doris, Federico Ghizzoni, Giampiero Pesenti, Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera.
Ora si attendono le indicazioni della Banca d'Italia, prosegue la fonte, "e poi rivedremo certamente la struttura del patto". Potrebbero essere aboliti i gruppi A, B e C e il patto, che gia' oggi e' un sindacato di blocco e non di voto, potrebbe essere trasformato in un accordo piu' leggero. Un patto light, ha spiegato un partecipante al patto, "e' nella mente degli azionisti", anche se oggi non se ne sarebbe parlato. Prima dell'estate si dovrebbe tenere un'altra riunione del patto, per semplificarlo.
